caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

I TRE VOLTI DELLA PAURA regia di Mario Bava

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
elio91     8 / 10  08/07/2010 13:27:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sarà anche una pellicola del 1963 ma non dimostra i suoi anni. Divisa in tre episodi che affrontano 3 modi orrori diversi,Bava riesce ad imprimere alle tre storie colpi di scena ben dosati,solita fotografia magnifica e una regia eccellente,anche se il frammento finale è insuperato.
Grande Karloff con la sua parte sia come apripista del film sia come attore nella seconda storia.

Il telefono: voto 7,5
Thriller inquietante e sottilmente erotico ma mai volgare,in linea di massima ha una trama prevedibile ma la regia magnifica non fa mai dare nulla per scontato. Un accenno al lesbismo neanche troppo velato è il tocco in più che lo rende maggiormente morboso. Qui a spaventare sono i vivi.

I Wurdalak: voto 7,5
Forse è il più debole dei 3 ma comunque è un gran bella storia classica con le atmosfere gotiche di cui Bava è un maestro. Karloff è perfetto nella sua parte e il tema dei vampiri (comunque ben lontani da quelli che di solito ci immaginiamo con i canini) è forse scontato ma la lenta strage è ottimamente pensata. A spaventare sono i non morti.

Goccia d'acqua: voto 8
è unanimemente considerato il migliore del film e lo è. Il regista mette tutto ciò di cui una storia di fantasmi ha bisogno per inquietare: maledizioni,facce con ghigni da pelle d'oca,rumori ripetuti e ossessivi. L'uso delle luci,una costante ottima in tutti i lavori di Bava,qui è magnifica e ottimo anche il finale.

Infine un voto all'epilogo,quello con un Karloff beffardo e un Bava che,oltre a mostrare i trucchi del mestiere (e non fa che aumentare la mia stima data l'inventiva e la fantasia),riesce anche a prendersi poco sul serio regalandoci una chicca deliziosa: 8,5.

Senza questo film una delle più grandi band (quei giganti che in pratica hanno inventato il metal) potevano ancora chiamarsi Polka Tulk Blues Band. Per sempre riconoscente a chi ha deciso di distribuirlo con il titolo Black Sabbath all'estero.