DitaAppiccicose 8 / 10 05/06/2016 11:29:58 » Rispondi Questo film, il mio primo di Bava, mi ha sorpreso non poco: non mi aspettavo, cioè, di trovare dei colori così forti, delle scene così crude, un prodotto in generale così moderno, per l'epoca. Oggi tutto di questo film risulta datato, dalle acconciature ai vestiti, dalla regia ai dialoghi e pure il soggetto ( gli atelier di quel tipo, credo, non esistono nemmeno più... ). Per l'epoca però era enormemente avanti. Ci sono infatti diversi elementi che si troveranno dieci anni dopo circa nel cinema di Dario Argento e per me che conoscevo già Argento è stato una sorpresa scoprire da chi si era ispirato: i colori forti, accesi ma oscuri dei vestiti ( la prima vittima ), dei manichini, delle labbra, delle luci, pure dei telefoni ( tutti rossi ! ). Certo, Argento è andato oltre, ma nel 1964 un film così doveva apparire shockante. Non solo per la regia e la fotografia, poi: anche il modo di presentare l'assassino era innovativo, così come il mostrare le vittime seminude e soprattutto per la violenza ed il sadismo