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TERRORE NELLO SPAZIO regia di Mario Bava

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alessioscoop     10 / 10  06/11/2004 18:59:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
da buon esperto vorrei commentare questo film. lo dedico non ai sbarbatelli
quindicenni del sito, per loro tutto questo è superato ma ai vari paul e cash del sito che sicuramente apprezzeranno questo film.
La fantascienza italiana non è che sia stata in passato una cosa di richiamo, vuoi perchè i mezzi a disposizione e le idee non potevano competere con quelle degli americani. Discorso questo logico del perchè la fiction in italia non
è riuscita a fara la differenza e nemmeno come genere è stato ma aprezzata
perchè considerata sempre genere di serie b anche tutt'ora. E' un discorso culturale dove in un cinema di neorealisti come quello italiano non c'e mai stato spazio per la fantasia o la speculazione. Comunque negli anni 50 60 70 in
italia film di questo genere venivano prodotti a livello artigianale e con mezzi poverissimi. partendo come premessa da tutto questo però alcuni film sono riusciti ad affermarsi legando alle buone idee anche buoni effetti e sceneggiature valide con registi come questo bava che con questo film ha fatto scuola anche in america.Ma ci pensate ragazzi che questo film si dice abbia ispirato ridley scott per il suo alien? difatti se lo guardate nello stile gli assomiglia moltissimo anzi quasi uguale.vorrei omaggiare con questo film tutto il cinema di questo genere italiano e a tutta una serie di registi che ha fatto comunque dei film che ancora oggi si guardano con piacere e tra l'altro cosa importante rivalutatissimi oggi e proiettati nelle sale e a quanto ho sentito i registi vengono applauditi nelle sale sopratutto all'estero durante manifetsazioni varie ( per la serie quanto noi italiani poco teniamo poco conto
di quel che abbiamo in casa).Per esempio su la 7 a "25 ora il cinema espanso" ham parlato di Antonio margheriti acclamato ancora oggi nel mondo per film tipo "space men" del 60 o " il pianeta degli uomini spenti" .insomma di questo genere registi e film italiani ci sono stati e sebbene non ci sia paragone con il cinema usa sicuramente erano produzioni fatte con amore e artigianalità cercando di imitare l'oltre oceano e qualche volta riuscendoci in pieno come questo film imperdibile e impressionante di casa nostra se si pensa cosa deve essere stato all' ora quando è uscito.
Una vera bomba atomica.
bye.

Invia una mail all'autore del commento cash  06/11/2004 19:17:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non è che pare abbia ispirato alien. HA ispirato alien. mitiche lescenografie con i tre sassi spostati un po'ovunque. Io l'ho sempre sestenuto, noi italiani nel cinema di genere non avevamo rivali. Ciucciate, e anche tanto.
Invia una mail all'autore del commento pastapasta  06/11/2004 19:18:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciao cashhhh come stai? è un po ke nn t vedo ! tt a posto?
Invia una mail all'autore del commento paul  06/11/2004 20:00:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un malloppone, ma molto interessante:
La fantascienza non ha ancora avuto un nuovo "boom assordante" (quello dato dai film di Lucas e Spielberg) come quello degli anni '50, ma già qualcosa in terra italiana si stava muovendo. Prima della stagione ufficiale di rinascita della fantascienza (a partire dal 1977), viene prodotto nel 1971 dalla RAI, un film sperimentale per la regia di Ferruccio Castronuovo: Sonata al chiaro di luna. L'unica citazione relativa a questo film è quella fatta da Danilo Arona nel suo libro . La sinossi del film mi è stata fornita dall'autore stesso del libro: "Felice Manozzi, asmatico apprendista saldatore, sogna di essere chiamato a sostituire uno degli astronauti della missione Apollo 13 e 1/2. Nel sogno incontra personaggi simbolici del tutto sconosciuti sulla Terra: la Pace, la Verità, la Fortuna e la Giustizia. E vede strane astronavi, come un satellite cinese con l'immagine di Mao al posto delle antenne ed un satellite russo che partorisce altri satelliti più piccoli. Quando si sveglia, Manozzi si accorge che è troppo tardi e timbra così il cartellino fuori orario, perdendo l'occasione di essere promosso a saldatore effettivo".

Del 1976 (o almeno presumo che la data sia tale, visti gli altri film presentati al festival) è un film che non ho trovato segnalato da alcuna filmografia, ma che ho reperito nel catalogo del XIV° Festival Internazionale del Film di Fantascienza di Trieste (1976): Inside di Marco Silvi. Due astronauti vengono inviati dal cervello elettronico della loro astronave, Sfera, a controllare un satellite artificiale, ritenuto in avaria. Il satellite però si rivela funzionante. Il computer indica che forse la soluzione di quel dilemma sta nella costellazione delle Pleiadi. Il viaggio viene interrotto da una tempesta magnetica, che sembra trasportarli in un'altra dimensione, ove impareranno a superare le paure portate dalla morte, dalla religione, dal potere e dalla tecnologia. I due astronauti, ritornati sulla Terra, comunicheranno a tutti la loro esperienza. Dalla trama, il film sembra riprendere le fila di 2001 e continuare sulle orme de Il tunnel sotto il mondo di Cozzi, ma azzardare qualcosa di più definito, è rischioso.

Dello stesso anno è un film di Carlo Ausino, regista di La città dell'ultima paura (1975): Prima che il sole tramonti, presentato, tra l'altro allo stesso festival del film di Silvi: una nuova invasione aliena sta per iniziare e l'extraterrestre è un'entità energetica incorporea, proveniente da un pianeta che ha esaurito le sue fonti energetiche. Questa s'impossessa degli individui dalla volontà debole e della loro energia, e li spinge ad agire secondo la sua volontà: quando si sposta da un individuo all'altro, l'essere umano che lo ospitava viene spinto al suicidio (Mongini rintraccia in ciò una somiglianza con il film Gli strani omicidi di Barkesville di Frederick Brown). Quando il protagonista riuscirà a scoprirlo, terrà in vita l'ultima vittima fino all'esaurimento della sua energia.

Profondamente convinto del tema affrontato nel proprio film (gli alieni sono già tra noi e c'è chi non vuole farlo sapere: tema a noi familiare grazie alla recente serie televisiva The X files) Occhi dalle stelle (1977) è Mario Gariazzo, che realizza una pellicola che, più che fantascientifica (genere che lo "appassiona sinceramente" ), ha il taglio del "film dossier". Il motivo della passione insita nel film è dato dal fatto, reso noto nei titoli di testa, che Gariazzo (o Roy Garrett, pseudonimo con cui firma la sua opera) è "membro del National Investigation Commitee on Aerial Phenomena (NICAP) e field investigator dell'Aerial Phenomena Research Organization (APRO) degli U. S. A.". Un fotografo scopre in un suo servizio fotografico, la presenza di strane figure bianche, invisibili il giorno in cui il servizio era stato effettuato. La fotomodella interpella un giornalista, che presi alcuni negativi, inizierà ad interessarsi della questione. Intanto il fotografo scompare, rapito dagli extraterrestri che aveva fotografato. A intralciare le indagini del giornalista, che ha interpellato anche un antiquario appassionato di avvistamenti alieni e "congiura del silenzio", c'è anche un gruppo governativo denominato "Silencers", che vuole fare terra bruciata intorno ai due. "Occhi dalle stelle era un vero e proprio atto d'accusa contro la "cospirazione del silenzio" da parte dei Governi interessati a nascondere la verità sulla questione degli UFO. A onor del vero il mio film è nato molto tempo prima di quello di Spielberg, ma nes-suno aveva il coraggio di produrlo. Se n'é poi convinto il produttore de Il venditore di palloncini [Armando Novelli, n. d. r.], che lo ha realizzato rischiando e senza l'intervento del noleggio. Il film è poi uscito in prima visione al Reposi di Torino, totalizzando enormi presenze. A Torino, Milano e Roma frantumò ogni precedente record d'incassi e tale successo convinse il distributore di Incontri ravvicinati del terzo tipo ad anticiparne l'uscita. Il film di Spielberg doveva uscire per il Ferragosto ma la sua programmazione nazionale fu anticipata a febbraio, vale a dire quindici giorni dopo l'uscita del mio. Chiaramente Occhi dalle stelle non poteva competere con quel film per molte e ovvie ragioni. Tuttavia c'è da sottolineare che, una volta finito, rimase nel cassetto per circa un anno in attesa di un distributore che si decidesse a porlo in circolazione. Nessuno, all'epoca, credeva nella riuscita di un film simile, poi Occhi dalle stelle venne invitato ufficialmente a rappresentare l'Italia al VIII Festival Internazionale del Cinema Fantastico di Parigi del 1979" . Il regista dosa bene la suspense per tutto il film, aiutato da una buona sceneggiatura che pone i personaggi tra l'incudine degli extraterrestri e il martello dei servizi segreti (entrambi impegnati a far sparire prove) e retto da valido cast. Singolari le soggettive distorcenti degli alieni. Gariazzo è tornato alla fantascienza nel 1984 con The Brother From Space, nel quale si racconta del rapporto telepatico tra una maestra, cieca e sensitiva, e un alieno, costretto ad atterrare sulla Terra per un guasto. Riuscito a tenerlo nascosto alla CIA e all'esercito, l'alieno morirà a causa dell'esaurimento della bombola di sopravvivenza. Prima di morire le donerà una speciale visiera che le consentirà di tornare a vedere.

Del 1978 è Stridulum di Giulio Paradisi, nel quale si racconta una lotta tra il bene (impersonato dall'anziano alieno Jersey) e il male (il terrestre dott. Walker): quest'ultimo è a capo di un'organizzazione malefica che sfrutta i poteri di una bambina, Kathy, per fini malefici. Il potere aumenterebbe se essa avesse un fratellino. Tenta così di far fecondare la madre, Barbara, da un suo collaboratore. Alla fine Jersey riesce a difendere Barbara dalle grinfie di Walker e di Kathy, che l'anziano alieno prenderà con se, dopo che ha scacciato la sua parte negativa. Il film, che è una coproduzione italo-americana, annovera un cast da "urlo": i registi John Huston e Sam Peckinpah, Glenn Ford, Franco Nero e Lance Henriksen (il futuro androide Bishop in Aliens (Aliens - Scontro finale, 1986) di James Cameron, nonché Frank Black della serie televisiva Millennium).

Anche Aldo Lado, nonostante il film non sia una coproduzione, ricorre ad uno pseudonimo, George B. Lewis, per firmare la sua opera fantascientifica, dal titolo L'umanoide (1979), avventura spaziale che sfrutta come già Starcrash, l'onda sollevata da Star Wars. Lord Graal evade dalla prigione ove il fratello, regnante di Metropolis, lo aveva imprigionato. Aiutato dallo scienziato Kraspin e da Lady Agatha, tenterà d'impadronirsi del "Kappatron", una forza capace di trasformare gli uomini in umanoidi. Ad essi si oppongono la dottoressa Barbara Gibson e il valente guerriero Nick. Finirebbero per soccombere, se non li soccorresse un misterioso fanciullo tibetano, Tom Tom: i tre riusciranno a riportare la pace. "Il film di Lado, per quanto debitore in molte sequenze e particolari al prototipo Guerre stellari, rappresenta un caso di fantascienza-kolossal all'italiana non disprezzabile. Si ritrovano le astronavi che sfrecciano 'sfondando' lo spazio stellare in profondità come nel classico di Lucas, il malvagio Lord Graal (impersonato da Ivan Rassimov) alto, ammantato di nero e dal viso metallico come il Darth Fener di Guerre stellari, e ancora il piccolo, umanizzato e simpatico robot, e tanti fondali spaziali realistici come da modello. Ma numerose sono anche le novità presenti nel film di Lado. Prima tra tutte la figura dell'Umanoide impersonato da Kiel, che anticipa in maniera incredibile il terminator dei film che James Cameron avrebbe diretto solo molti anni dopo, così come anche la sua successiva riumanizzazione prelude in modo inequivocabile a quello che sarà il tema di Terminator 2. Poi Lado sì diverte a infarcire il suo film di citazioni e tematiche fantascientifiche (il "Grande Fratello" di Orwell, Metropolis), ma soprattutto orrorifiche. Suggestiva in questo senso la figura moderna di Erszebeth Bathory (la famosa "contessa sanguinaria" vissuta nel sedicesimo secolo), fornita da Barbara Bach nel ruolo di Lady Agatha, così come la sua decomposizione finale cita apertamente il mitico capolavoro, inizia-tore dell'horror nazionale, I vampiri di Riccardo Freda. L'umanoide, infine, cui il bambino toglie il sensore facendolo diventare buono, rimanda inequivocabilmente anche al leggendario Golem di Wegener" . Il regista ha detto: "L'umanoide è un film che poteva riuscire meglio se non avessi subito molte costrizioni produttive, poichè in realtà non avevamo nemmeno i mezzi di una produzione media americana. Di fatto, in Italia, manca la preparazione, soprattutto mentale, per competere in questo genere. Tant'è vero che gente come Rambaldi è dovuta andare oltreoceano per esprimersi pienamen-te. Per quanto riguarda la collaborazione sia di Margheriti che di Castellari è stata molto corretta ed amichevole. Sono intervenuti solo nella fase finale delle riprese per cui non solo non hanno tentato di scavalcarmi, ma non hanno neppure responsabilità nella non perfetta riuscita del film. In "70 Years at the Movies" lo citano come "a spaghetti science fiction film"!" . Nel cast Corinne Clery, Ivan Rassimov (conosciuto all'epoca di Terrore nello spazio) e Richard Kiel, l'umanoide del titolo, noto per aver impersonato il terribile "Squalo" dai denti d'acciaio nelle pellicole di James Bond. Gli effetti speciali sono di Armando Valcuda, quello di Starcrash, supervisionati da Antonio Margheriti; le musiche sono di Ennio Morricone.

Come il film di Lado vive sulla rotta tracciata da Star Wars di Lucas, così Incontri con gli umanoidi (1979) di Tonino Teodoro Ricci (che firma la pellicola con lo pseudonimo di Anthony Richmond), esce sfruttando il successo Close Entercounters of the Third Kind (1977) di Steven Spielberg e quello di un film messicano di René Cardona, Il triangolo delle Bermuda. Una coppia, in gita in barca, sparisce senza lasciare traccia. Il padre della ragazza, insieme a dei collaboratori, si mette sulle tracce della figlia scomparsa e scoprirà la sparizione è dovuta agli extraterrestri che prendono contatti con gli umani al fine di studiarli. A testimonianza della vicinanza dei due film, quello italo-spagnolo e quello di Spielberg, c'è il finale sostanzialmente uguale: il gruppo di persone che s'imbarca nella nave aliena, rappresentata dall'accecante luce e la nave spaziale che si allontana mentre scorrono i titoli di coda.

Il cinema italiano continuerà a produrre film di fantascienza, generalmente sulla scia dei successi americani come Escape from New York (1997: fuga da New York, 1981) di John Carpenter o Terminator (id., 1984) di James Cameron o dell'australiano Interceptor (1979) di George Miller con il personaggio di Mad Max. Con il degradare degli anni '80, anche il genere sfuma e, quando Salvatores con Nirvana (1997) fa il suo tentativo di richiamarlo in vita, il "grido" rimane inascoltato. Probabilmente ha ragione a P. P. Dainelli quando scrive: "Il cinema di fantascienza italiano non è stato ucciso da qualche mostro stellare o da qualche folle imperatore galattico con manie di grandezza e nemmeno dai tanto criticati colossi d'oltreoceano, ma dai nostri produttori, che hanno creduto di salvare il nostro cinema rendendolo il più "nazionale" possibile, raccontando storie che niente hanno a che fare con la profondità e la vastità degli spazi siderali" .



alessioscoop  06/11/2004 20:22:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
interessante.non sapevo certe cose sul film di aldo lado. è pazzesco pensare che il film come storia può rivaleggiare con quello di incontri ravvicinati.
Invia una mail all'autore del commento paul  06/11/2004 20:39:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
dai un'occhiata anche qua:
http://www.delos.fantascienza.com/delos36/sfmade.html

alessioscoop  06/11/2004 22:04:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
visto. c'e tanto da dire davvero. non so se hai visto su la7 in questo periodo 25 ora un programma dove intervitavano registi di allora margheriti, lado e tanti altri . .molto interessante e fatta bene.
hanno anche intervistato il regista che secondo me( guarda caso italiano) ha fatto secondo me il più grande film d'orrore della storia del cinema ,l'unico film tra tutti quelli che ho visto che mi ha fatto morire di paura quando lo vidi in tv 13 anni fa.
L'ANTICRISTO.
Invia una mail all'autore del commento paul  08/11/2004 12:44:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
avete ragione tu e cash, noi italiani abbiamo inventato tutto, o quasi...pensa che nel 1963 (1963!!!!!) uscì un film girato in Lucania, "Il demonio", praticamente anticipatore dell'esorcista. Friedkin, che cmq ha fatto per me un capolavoro, ha copiato non poche scene da quel film...
Alessio  09/11/2004 22:37:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
difatti l'anticristo è un film che fa più presa nelle zone buie del nostro inconscio.l'esorcista è troppo patinato come film e più
basato sull'effetto. l'anticristo ha veramente qualcosa di demoniaco. come film è l'unico horror che mi ha davvero impressionato.
7HateHeaven  10/06/2008 14:09:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
te non sei un medico(forse hai comprato la laurea) secondo me di professione fai lo spacciatore di s**** anzi ne hai talmente tanta che la regali... Probabilmente sei pure un pò recchia visto questa fissa...
Comunque complimenti perchè non pensavo la gente come te sapesse usare un pc... buttati da un ponte...
Invia una mail all'autore del commento paul  06/11/2004 19:04:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
secondo te in futuro sarà possibile realizzare altri film italiani di fantascienza?
Invia una mail all'autore del commento pastapasta  06/11/2004 19:17:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciao paul come stai ? t prego vieni ad aiutarmi in resident evil 2!
Alessio  06/11/2004 19:18:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
quei film di allora italiani ora son più belli da vedere adesso che 30 40
anni fa perchè stan ottenedo almeno in parte giustizia, sempre da pochi esperti e da una nicchia di appassionati però. per essere realista non credo propio che ci sarà mai attualmente e in futuro uin cinema di questo genere per una cosa fondamentale.Non abbiamo la cultura e basta, come in italia non c'e la cultura del gioco del rugby ma in inghilterra si ecc ecc. Ogni paese esprime di suo. Basta vedere i tentativi di nirvana che oscenità che è uscita con rispetto del regita si intende ma quando si cimetano in questo genere un disastro.


Invia una mail all'autore del commento paul  06/11/2004 19:22:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
concordo, ma non potrà un domani tornare il cinema di genere? una nuova generazione di Italian filmakers, dei nuovi Leone (magari!), diLeo (magari!), Bava (magari!), Margheriti (magari!), Ragona (magari!)....Che ne pensate?
alessioscoop  06/11/2004 19:26:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mmm no .perche era diverso il tipo di cinema di allora. A quel tempo si producevano molti film all'anno tutti piccoli ma rischiando in propio ed era propio nel grande numero che c'era il bel film o la buona idea.quel cinema non esiste più. non credo possa rinascere una cosa del genere.
Invia una mail all'autore del commento pastapasta  06/11/2004 19:25:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
hei paul nn m risp?
Invia una mail all'autore del commento paul  06/11/2004 19:28:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciao manuel, non ho visto il film, ora però vengo a dare un'occhiata...
Invia una mail all'autore del commento pastapasta  06/11/2004 19:16:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bè anch io apprezzo sti film . questo sicuramente come minimo è da 8 ma prima d commentarlo voglio rivederlo. hai votato altri film?
alessioscoop  06/11/2004 19:23:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
il prossimo che voglio votare è saturn 3 quando sarò un po ispirato.
è un film che adoro e spiego perchè. Su scoop ne mancherebbero altri bei film .spero verranno messi . tipo chi ha visto il bellissimo
la fuga di logan?
uaho
Invia una mail all'autore del commento paul  06/11/2004 19:29:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
chi di voi ha visto "L'ultimo uomo sulla terra" di Ubaldo Ragona? Girato all'EUR con 2 lire, anticipatore di zombi e affini...un capolavoro italiano!
alessioscoop  06/11/2004 19:33:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
azz non scherzi nemmno tu allora! no non l'ho mai visto. forse gia sentito di nome.bho. qui ti voglio. chi ha visto occhi dalle stelle di aldo lado?
Invia una mail all'autore del commento paul  06/11/2004 19:38:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tra l'altro Aldo Lado disse di aver fatto parte (sotto uno pseudonimo inglese) di quel progetto Ufo poi chiuso...giusto? Come si chiamava il progetto? Anno 1978, la risposta italiana ad Incontri ravvicinati del terzo tipo....
Invia una mail all'autore del commento cash  06/11/2004 20:46:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
hai visto il capolavoro di lado, "l'ultimo treno della notte", ottimo rape and revenge italiano?
Invia una mail all'autore del commento paul  06/11/2004 20:55:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
purtroppo no...reperibile in dvd?
Invia una mail all'autore del commento cash  07/11/2004 13:29:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
no, però è reperibile da cash, huahuahuahua! Momento; tu sei di milano, corri da bloodbuster. lì ce l'hanno.
alessioscoop  06/11/2004 19:45:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non so questo non lo sapevo . puo darsi.
ufo, altra gran serie e spazio 1999?
uaho che serie!!
Invia una mail all'autore del commento paul  06/11/2004 19:53:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il regista ha dichiarato che il progetto del film (altro titolo: Eyes Behind the Stars), è nato prima di Incontri ravvicinati del terzo tipo. Gariazzo, che si firma talvolta con lo pseudonimo di Roy Garrett, nel 1984 è tornato alla fantascienza con The Brother from Space. Occhi dalle stelle ha partecipato al Festival internazionale del cinema fantastico di Parigi del 1979.
Invia una mail all'autore del commento paul  06/11/2004 19:57:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dai un'occhiata qui http://www.delos.fantascienza.com/delos36/sfmade.html
Invia una mail all'autore del commento paul  06/11/2004 19:37:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
VISTO!!!! Film italiano (ma ambientato in Inghilterra,anche se poi la guida è a sinistra)....inizia con un fotografo che fa le foto ad una modella...
alessioscoop  06/11/2004 19:39:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
comunque se volte sapere quale è il film preferito di alessio,questo alessio non quel fallito di la è un film che ho visto 13 anni fa e che adoro veramente ragazzi e che cash dovrebbe conoscere. silent running. giuro questo è il film della mia vita.
Invia una mail all'autore del commento cash  06/11/2004 20:44:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Silent running, di Trumbull. Inventore della splitcam, la MPD con cui ideò la sequenza della "porta delle stelle " di 2001. E non solo; avete presente l'astronave madre in "incontri ravvicinati del terzo tipo"? Sapete come sono ottenuti i fasci di luci dell'astronave? Filmando la città di los angeles di notte con la sua splitcam! Silent runnin, ottimo film, anche se un po' troppo ecologista. Ehy, chi ha visto Apocalypse domani di margheriti?
alessioscoop  06/11/2004 21:42:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non l'ho vistp quello di margheriti d'altronde sono diffcile da reperire e quando uscivano non esitevo nemmeno. invece chi ha visto
e si ricorda il cacciatore dello spazio? carino film con peter strauss?
non dire che lo hai visto se no mi in*****. dai dammi la soddisfazzione di non averlo visto cosi ti batto un po.
alessioscoop  06/11/2004 21:45:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
più sopra non mi avete risposto . logan's run? chi l'ha visto allora?
Invia una mail all'autore del commento paul  08/11/2004 12:41:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
la fuga di Logan è il secondo film di fantascienza che vidi al cinema...avevo 6-7 anni...mi ha inquietato molto...soprattutto nel vedere quei poveracci che morivano a trant'anni...e poi quella del robot...
Alessio  09/11/2004 22:33:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
è molto bello l'ho visto in tv e ho letto il significato su dei siti.
è un film filosofico come piace a noi
parola.
alessioscoop  06/11/2004 21:15:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
per me silent running è l'assoluto.anche le musiche joan baez sono bellissime. e non solo questo nella nave madre di incontriravvicinati sotto si vede il modellino di r2d2 di star wars.
hai trovato pane per i tuoi denti, vedi quante cose so?sono un duro io,non mi sottovalutare, potresti perdere.........
Invia una mail all'autore del commento cash  07/11/2004 13:31:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
no, quello non l'ho visto, ma tanto non mi batti. Ti tiro fuori dei titoli che levatevi di torno. Ad esempio ho visto TUTTI i film della troma.
Alessio  07/11/2004 15:14:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ecco qui allora
http://www.delos.fantascienza.com/delos45/loganfm.html
leggi un po. credimi è un bel film con un messaggio sociale profondo.Ti consiglio di vederlo altrimenti non hai possibilità di battermi. io c'e lho comunque scaricato in rete.

TIE!!
Invia una mail all'autore del commento cash  07/11/2004 19:37:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
tsè, se solo tu dessi un'occhiata ai miei hrd disk! Ringraziamo fastweb.
alessioscoop  07/11/2004 19:55:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
puoi solo arrenderti a me.
ogni resistenza è inutile.