GianniArshavin 5 / 10 19/02/2016 20:24:53 » Rispondi Mario Bava è sempre stato molto critico nei confronti di alcuni suoi film, e Cinque bambole per la luna d'agosto era uno di quelli che lui amava meno. Negli anni il titolo è stato riscoperto,ma tuttavia personalmente lo considero uno dei lavori minori del regista , un'opera dalla sceneggiatura scadente ma dall'impianto visivo e registico di alto livello. La storia prende spunto da Dieci piccoli indiani per imbastire una trama che,fra thriller e giallo,zoppica verso un finale poco plausibile. La vicenda non prende molto , si veste di "giallo" ma resta tutto alquanto sperimentale. La mancanza di tensione e paura indebolisce maggiormente le velleità narrative della pellicola. Come detto le migliori carte del prodotto sono tutte sul piano visivo e tecnico: la regia di Bava brilla come sempre , tanti i virtuosismi e le inquadrature evocative. Ottima anche la fotografia , che ricorda da vicino la pop art, come già molti hanno detto prima di me. A completare l'intrattenimento offerto da Cinque bambole per la luna d'agosto ci sono alcune cadute nel trash e nel nosense e la presenza scenica della sempre ammaliante Edwige Fenech , impegnata ad inizio visione in un ballo perfettamente ripreso dalla mdp di Bava. In sintesi un film imperfetto e pieno di lacune ma che viene parzialmente salvato dal talento del maestro in ambito tecnico e visivo. Merita un occhio senza pretendere un giallo classico e coerente.