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REAZIONE A CATENA (1971) regia di Mario Bava

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elio91     8 / 10  15/12/2010 20:37:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo sarebbe l'ispiratore di Venerdì 13 e degli slasher che verranno,ma stavolta mi sento di dire come Bava oltre ad essere stato capostipite sia stato insuperato se non rare volte in questo genere (Argento vi si rifarà con ottimi risultati). Venerdì 13 in primis,una schifezza preso a sé stante e figurarsi poi paragonarlo a questo bel lavoro che lo surclassa completamente per intelligenza,ironia e tecnica registica. E tra l'altro per le belle musiche.


Partendo proprio dalla regia ancora una volta c'è poco da criticare: Bava è un maestro e si nota una propensione sfrenata verso il sangue e la violenza che allontana nettamente Reazione a catena da ogni suo lavoro precedente. La violenza e lo splatter fanno da padrone e manca l'atmosfera gotica alla Bava in funzione di una storia più moderna e realistica nei toni,per quanto tanto saturata di colpi di scena da risultare eccessiva alla fine.
Ovviamente il piatto forte rimangono i numerosi omicidi,davvero tanti, ma quello dei due amanti uniti per sempre nel loro amplesso è davvero epocale.


Regia barocca come al solito,virtuosa e al servizio di una trama articolata e complessa come una matassa dove ci si capisce poco se non che si tratta di una storia di ordinaria avidità tra uomini. Bava è intelligente e ironico nel suo film più cattivo,la sua critica all'uomo è quanto di più caustico e distruttivo ci si possa aspettare e nel finale si raggiunge la vetta di genialità col colpo di scena assolutamente adatto al contesto pur nel suo essere tanto grottesco e irreale.
è vero ciò che viene a significare: in un mondo in cui gli adulti pensano solo ai loro interessi passando sopra tutto e tutti (e sopra mucchi di cadaveri senza battere ciglio e pensando solo al bieco istinto di vendetta),i bambini hanno solo un modo per essere liberi ed intepretare a modo loro gli "insegnamenti" paterni.
Ma questa intelligenza è raro riscontrarla in altri film della stessa categoria; per uno umile come Bava essere chiamato Maestro sarebbe forse troppo ma per un artigiano raffinato e bravo come lui l'appellativo è quantomeno doveroso.