NINJA IL GUERRIERO BIONICO regia di Tim Ashby

Angel Heart     2 / 10  15/08/2010 17:42:11 » Rispondi
Il cinema di Godfrey Ho e Joseph Lai al massimo della forma. Inguardabili filmetti supertrash (che da piccolo ovviamente non comprendi e finisci comunque per venerare) di quelli che ai tempi passavano sempre su italia 7. Questo è l'unico che riesco a ricordare (e che ho avuto la possibilità di rivedere, visto che questo genere sta lentamente riprendendo vita tra gli appassionati) insieme al "cult dello schifo" Super Ninja.
Come al solito, anche Bionic Ninja, girato con zero soldi tra il prato di casa, una strada e un parco giochi, si compone di ben due trame incollate assieme che non c'entrano niente l'una con l'altra, e ben delineate (?) da una pessima regia, un pessimo montaggio, una pessima sceneggiatura, e stupende musiche rubate illeggitimamente da film hollywoodiani più famosi. I protagonisti non si sa chi siano, e della trama non si capisce praticamente un beneamato c a z z o. Seguendo la vicenda, in teoria, si deduce che c'è praticamente sto agente brutto e sfigato (in una scena trashosissima indossa una tutina gialla attillatissima e mentre passeggia fischiettando in un parco viene attaccato in pieno giorno da un gruppo di ninja che appaiono e scompaiono grazie alla strabiliante tecnica dei fotogrammi separati) che deve recuperare un filmato importante (che non è altro che un metro usato nelle gare di atletica) detenuto da un baffuto agente russo e il suo esercito di fessi ninja multicolore. Inutile cercare un nesso o cercare di delineare oltre, il film si sussegue in un delirante ritmo confusissimo, con le due storie (l'altra non l'ho capita perciò non la spiego) che si alternano in continuazione tra dialoghi da asilo, scene ad alto tasso erotico, combattimenti al rallenty e al fast-forward (e pure back forward giusto per rendere i ninja capaci di acrobazie fuori da ogni concezione umana) fino all'esaltantissimo (veramente) duello a "katanate dai rumori metallici" finale tra l'agente buono (ninja rosso) e quello cattivo (ninja bianco, a tratti caucasico, a tratti asiatico) in un terminal portuale pieno di container, con in colonna sonora nientepopòdimeno che i Tangerine Dream (derubati ovviamente) con il tema "Going West" del film "Flashpoint". Sappiamo a che tipo di prodotto ci troviamo di fronte, perciò è inutile penalizzarlo in base agli standard cinematografici (meriterebbe meno di zero). Non è altro che un trash colossale in tutto e per tutto, schifoso, bruttissimo, penoso sotto ogni punto di vista, ma che riesce comunque a divertire un mondo e che proprio per quello che è va gustato dall'inizio alla fine (magari con gli amici), anche perchè in questo genere di prodotti, c'è una cosa che non manca mai: il ridicolo (in)volontario. Perciò state certi che con questa vergognosa porcheria riderete e vi divertirete come matti. Ma non preoccupatevi, alla fine tornerete comunque con i piedi per terra...


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