BlackNight90 8½ / 10 04/02/2009 20:58:26 » Rispondi Scors...cioè volevo dire De Niro dirige un atipico ganster-movie che si differenzia dagli altri del genere per il tono in cui è girato e grazie anche alla buona colonna sonora che crea un'atmosfera blues con tocchi di jazz e gospel (molto carina Streets of the Bronx) che ben ricorda il quartiere in cui è nato. Sono evidenti ed innegabili le influenze da Scorsese (e anche da Leone, perché no), ma De Niro non crea una mera copia dei film del suo mentore perché tratta con un tono delicato e pacato temi come il razzismo, la crescita, la scelta di due opposti stili di vita, uno basato sul sacrificio, l'altro sul crimine, insomma rende bene l'idea di una vita di strada. De Niro recita come al solito, ma qui è oscurato dal personaggio interpretato dall'ottimo Palminteri, il gangster che cita Machiavelli e non a caso (per chi ha il potere è "meglio essere temuti piuttosto che amati", cercare di essere sempre presenti nelle zone più delicate e rischiose), una personalità ambigua e complessa, capace di provare sia affetto paterno che furia sanguigna. Comunque la morale del film è chiara, e forse questo è un po' un suo limite. Esordio coi fiocchi di De Niro, che poi non si ripeterà con quella mezza ciofeca di The good shepherd.