FARGO regia di Joel Coen, Ethan Coen

Marco Iafrate     7 / 10  28/04/2008 22:18:57 » Rispondi
Forse in nessun altro film si avverte quella sensazione che di solito lascia completamente anestetizzato e nello stesso tempo indignato l'uomo comune: la normalità del male.
Quello che dovrebbe rappresentare un limite alla tolleranza ed al raccapriccio dell'animo umano, qui sembra muoversi con disarmante naturalezza, il cuore dei protagonisti pompa 60 battiti al minuto sia che si stia sparando alla testa di un poliziotto, sia che si guardi un programma in televisione mangiando pop corn. Fargo è il risultato, magistralmente descritto dai fratelli Coen, della nostra assuefazione alla violenza; l'orizzonte bianco, gelido, delle pianure del north dakota è l'universo nel quale vivono e si muovono Jerry, Carl e Gaear, anime esangui, gelido prodotto di una realtà esangue, che si lascia dietro sette inutili morti ammazzati a causa dell'altrettanto inutile idiozia di un uomo che per tamponare i debiti accumulati ha la brillante idea di assoldare due malviventi per far rapire sua moglie e dividere con loro il riscatto che il ricco suocero dovrà pagare per riavere viva sua figlia.
Astuti i Coen nel dare alla storia una parvenza di equilibrio con l'inserimento del personaggio di Marge ( l'attrice nella realtà è la moglie di Joel Coen ), capo della polizia locale incinta di sette mesi che con la sua naturale semplicità ed un pizzico di ironia avrà il compito di risolvere il tragico caso.
Azzeccatissima quindi la scelta di ambientare una storia così cruda, agghiacciante e maledettamente coinvolgente nei freddi scenari di una località del nord america, il clima continentale del north dakota in inverno fa abbassare le temperature fino a venti gradi sotto zero, questo raffreddamento congela anche i sentimenti, non c'è nessuna traccia di emozione mentre si pressa un cadavere dentro una macchina che tritura il legno per trasformarlo in segatura.