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FARGO regia di Joel Coen, Ethan Coen

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     9 / 10  01/12/2008 11:55:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"E tutto per cosa? Per quattro biglietti di banca" (cit)


"Fargo" è un'esperienza di cinema da fare, assolutamente. Un capolavoro che viaggia nel tunnel del cinismo statunitense (l'ambientazione è tutto, e i Coen sembrano conoscere a menadito una "certa America"), nella tv. trash, nell'ambivalenza corruttrice tra il bene e il male (che sono a volte la stessa cosa, basti pensare al laido personaggio del vecchio e ricco suocero del protagonista).
Storie di gente comune, facce comuni, normali per quanto spesso e appunto aberranti o eccentriche (la poliziotta, un'indimenticabile McDormand, esilarante divoratrice di lauti pasti pre-parto).
I buoni e cattivi sono pressochè identici, entrambi parossistici nel loro bisogno di inseguire un'obiettivo, per quanto confuso o dannoso fino alla morte.
Stormane, Bushemi, la McDormand, Macy sono tutti grandissimi, ma ancora di più a risaltare è l'assurdo nonsense l'illogicità (che paradossalmente è più logica di quanto sembri) dei loro personaggi.
Diverse sequenze da cult assoluto: su tutte, il breve inseguimento in macchina dei testimoni da parte dei rapitori, e l'incontro della poliziotta "onnivora" con un improbabile spasimante (vedovo) cinese