Jolly Roger 3 / 10 08/03/2015 23:42:16 » Rispondi Quando, tantissimi anni fa, vidi The Blair Witch Project al cinema, rimasi molto perplesso - e con me tutta la sala, che a fine film rimase muta e seduta, sbalordita da un film che finiva praticamente privo di una fine. Ricordo però che qualcuno se la fece proprio sotto! Conoscevo persone che credevano davvero a tutta la storia, cioè credevano che quel filmino fosse stato realmente girato e trovato dopo la scomparsa dei ragazzi... L'umanità è bella perché è varia e sono sempre più convinto che le persone non siano uguali.
Ma qui si parla del numero 2, quindi basta divagare. Vedo che il film è stato abbastanza criticato nei commenti precedenti, a causa del fatto che avrebbe abbandonato la tecnica del mockumentary - quindi, in senso lato, la tecnica della visione in soggettiva. Personalmente non sono d'accordo. Boccio lo stesso il film, ma non per questo motivo, che anzi ritengo un passo avanti: fare un altro mockumentary sulla strega di Blair sarebbe stato totalmente inutile e stupido. Sarebbe praticamente venuto uguale al primo: che senso avrebbe avuto? L'unico modo di innovare, qui, era far qualcosa di diverso. Le riprese documentaristiche in soggettiva ci sono comunque, ma la loro importanza è molto più limitata nell'economia di questo Blair 2. Qui hanno cercato - a buona ragione - di introdurre qualcosa che il numero 1 non aveva per niente (anche perchè totalmente superfluo ai fini del primo film): una trama.
Un gruppo di appassionati del primo film va a fare un tour sui fantomatici luoghi in cui il film è stato girato, sulle tracce della famigerata strega. Tuttavia, qualcosa accade nella mente di questo gruppo. Vuoti di memoria impediscono di ricostruire quel che è successo, ma qualcuno ci ha rimesso la pelle. Troppe emozioni in un solo colpo hanno portato qualcuno del gruppo a sclerare? O forse c'è davvero una presenza in questi boschi, che penetra nella mente delle persone, portandole ad azioni abiette e spregevoli?
Il film ce la mette tutta a costruire qualcosa; probabilmente ce la fa anche. Ma il risultato è molto forzato e poco credibile. Seppur non posso negare di essere stato abbastanza colpito in positivo dal finale, non posso allo stesso modo negare che lo svolgimento mi ha parecchio annoiato e spesso mi ha anche infastidito: troppi salti dalla realtà all'immaginazione, dalle situazioni vissute dai protagonisti a quelle solo immaginate dagli stessi ricorrendo troppo spesso alla tecnica della visione o dell'allucinazione. Un continuo salto da qua a là che alla fine ti stanca e ti sfianca. I protagonisti poi sono troppo caratterizzati in modo da risultare non-comuni: tutti tipi strani, ognuno a suo modo, ma comunque con qualche bernoccolo in testa - tanto che non ti immedesimi in nessuno, sembra di osservare dei pazzi in manicomio. E poi sono davvero irritanti. Credo che tutti questi difetti messi insieme creino un film poco credibile e a tratti noioso, che non riesce ad intrattenere.
Personalmente resto comunque convinto che questo fosse il miglior seguito possibile. Il problema è proprio un limite materiale: malgrado il primo film sia davvero un gran horror, ha però esaurito tutto col primo giro di giostra e non si poteva davvero tirare fuori niente di più.