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IL SIGNORE DEGLI ANELLI regia di Ralph Bakshi

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sciroppo     5½ / 10  26/01/2015 19:29:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In questo film la tecnica del rotoscoping viene utilizzata sostanzialmente in due distinguibili gradazioni di potenza: nellla prima i personaggi sono mascherati molto dalla matita del disegnatore. E' questo il caso degli Hobbit, Gandalf, Saruman, ecc..
Poi c'è l'altra modalità grafica, nella quale il filmato con attori veri, sottostante agli interventi manuali, è assai più visibile per gli spettatori. Ed è il caso per esempio dei cavalieri dell'anello (da un certo punto in poi) o gli avventori della taverna. Man mano che il film prosegue aumentano le parti con la pellicola poco lavorata dagli anmatori, cosa che ovviamente fa risparmiare tempo e fatica. In certi tratti i personaggi disegnati alla maniera del cartoon classico passano in modo sommario e pesantamente all'altro modo di rappresentazione tramite rotoscoping. Per esempio nelle inquadrature da lontano o quando c'è nebbia o qualsiasi altra cosa che li rende meno riconoscibili.

Il ricalco usato in modo così netto è quindi più una costrizione dettata dai pochi mezzi economici che una scelta stilistica. Potrebbe essere il caso in cui si fa di necessità virtù, ossia poiché non c'erano tempo e soldi si è trovato uno stratagemma grafico per far funzionare il film.
Fra l'altro poteva essere un ottima idea rappresentare la dimensione dell'anello e di Sauron come 'realistica' mentre quella degli hobbit sta in un mondo favoloso, con personaggi e paesaggi disegnati come cartoon.
Tuttavia, secondo me, in questo caso si è tentato di fare di necessità virtù, ma riuscendoci per meno di metà.
Non c'è coerenza stilistica, lo spettatore avverte un divario troppo netto tra immagini a cartoon e quelle quasi realistiche.

Voglio però dire che da questo polpettone interessante ma bruciacchiato si avverte una grande potenzialità poetica, per via anche delle varie tecniche artigianali di cui è fatto, e senza dubbio, a prodotto finito, qualcosa di affascinante rimane comunque. Ma contemporaneamente ho provato un senso di incompletezza e altre sensazioni negative che superano il lati positivi. Questo per quanto riguarda un giudizio attuale (ho all'incirca l'età di Gandalf) mentre quando ero piccolo mi piaceva di più.

La parte animata 'a mano' (hobbit ecc) ha un certo pregio. Nonostante il particolare tremolio delle immagini, tremolio non proprio sgradevole, almeno per me, mentre le cose che danno fastidio sono altre. Anche la parte più pesantemente ricalcalta possiede in certi punti un certo fascino. Ma non si fonde bene con l'altra e in ogni caso non è sfruttata con cognizione di causa. Inoltre risulta forse un po' pesante per un pubblico di bambini.
Gli sfondi non sono male, perlomeno una parte, anche quelli in parte ricalcalti.

Non c'è nulla di male di per sé in questa tecnica antichissima, ma andava usata con più coscienza (per ottenere un opera riuscita) e con meno fretta e meno angustie economiche. L'esperimento è lodevle, il risultato finale molto meno.
Il film è manchevole anche per molti altri aspetti, come hanno fatto notare in tanti, aspetti che sono i più importanti e determinanti. A comiinciare dal fatto che è praticamente impossibile far entrare un librone come LOTR in due ore. Ma anche fossero state 4 ore, cioè con il seguito che non è mai stato fatto, la storia ci sarebbe stata strettissima. Peccato perché poteva essere un capolavoro, superiore anche alla trilogia di Jackson, perlomeno da un punto di vista poetico, elemento carente nei film del regista neozelandese.

La sceneggiatura soffre molto di tutti i tagli che hanno fatto, e gli incredibili salti temporali sono quasi uno shock per chi ha letto il libro....che magari si aspetterebbe di vedere alcune scene leggendarie fatte rivivere per i minuti necessari e con un po' di respiro. Invece ci sono di continuo salti netti e brutali, senza interpretazione alcuna, che sconcertano il lettore di Tolkien e creano confusione nello spettatore che ingnora LOTR.
Per raccontare e far gustare tutti gli aspetti di un libro come il Ssignore deli Anelli ci voleva forse (e parlo perfino dei film) una serie TV, figuriamoci condensare tutto in 2 ore.

P.S. Aragorn che parla come Charlton Heston nel 'il pianeta delle scimmie' non è molto intonato con la Terra di Mezzo...o magari si.