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2046 regia di Wong Kar-Wai

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Henry Madgett     8 / 10  03/11/2004 01:25:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
2046 è imperfetto,incompleto si è detto.A Hitchcock e Truffaut sarebbe piaciuto definirlo il "film malato"di Wong Kar-Wai,opponendolo a "In the mood for love"il suo film perfetto.
"In the mood for love"mi ha affascinato,ma non mi ha colpito.2046 gli corrisponde visivamente e strutturalmente,ma lo sporca e,paradossalmente lo migliora.
Gli corrisponde,dicevamo,strutturalmente:ripropone uno schema di tipo shakespeariano con una azione centrale e miriadi di più o meno rilevanti azioni spalla che ripropongono ossessivamente il tema centrale,il ricordo d'amore,qui,l'adulterio per "In the mood for love".Ogni personaggio,ogni storia(o racconto),ogni aneddoto,ogni amore vive nel ricordo(o nel ricordo muore,che poi è la stessa cosa).Come disse Hugo" un astro che si trascina dietro le sue lune".
Nella prima parte però le lune oscurano l'astro centrale,lo nascondono,lo reprimono(sempre con l'aria di qualche opera lirica,sia chiaro),il ricordo c'è si sente,dirige ogni azione,ma non lo si vede.Chow impara"ad innamorarsi delle cose effimere"quelle che non si ricordano,insomma.In "In the mood for love"l'adulterio è ovunque,lo si vede,lo si recita ma,in effetti,non esiste,si soffre per qualcosa che non c'è.In 2046 si nega ciò che fa soffrire.E' un segreto,lo si può,tuttalpiù,sussurare ad un albero.Qui sta lo sporco di cui parlavo,ci si libera dal puro concettualismo,si fa vivere la debolezza.Questa debolezza ha ovviamente un' espressione visiva:le inquadrature oblique,quelle quinte continue,un rimando vouyeristico forse,ma più probabilmente un espediente per rendere l'inquadratura incompleta,una vita a metà,come un ricordo,appunto.Un immagine elegante,bella,a tratti bellissima,ma sicuramente "malata"fino a sgranarsi.Chow subisce il ricordo,neanche riesce a viverlo,rinuncia a vivere nella camera 2046,si accontenta di spiarla dall'esterno.Scrive un romanzo dal titolo 2046,ma non riesce a viverci dentro.A questo punto il concettualismo diventa necessario,diventa una soluzione,non è più gratuito come appariva nel film precedente,si rende indispensabile.Avendo prima sporcato,pulire diventa bellissimo.Chow inizia a scrivere "2047",non nega più il ricordo,lo razionalizza,capisce che vivere nel ricordo è vivere a metà,che una donna androide è bellissima(quei visi di porcellana!!)ma è inevitabilmente finta,immobile e si sovrappone a mille altre(come mille si erano sovrapposte nella sua vita da libertino).Così decide che non si può tornare indietro(o meglio,che lo si deve fare una volta per tutte).Si libera del suo passato,rendendosi conto di averlo già chiesto a se stesso.Questo percorso rimane sporco,a tratti confuso(elegantemente confuso),ma è un flusso di coscienza,ed è giusto che sia così.Fosse stato perfetto avrebbe affascinato,ma non colpito.Chow si ritrova solo,forse,ma per la prima volta quella solitudine non è ripresa con il ralenty,non è dilatata,non è più paradigmatica:diventa una solitudine,non più la solitudine.Sui titoli di coda il futuro rimane lì sempre fermo, ma è un futuro immobile nell'idealità di una speranza,non per la schiavitù del passato.E'il futuro della libertà,della libertà di Hong-Kong.

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  03/11/2004 09:02:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bellissimo commento, complimenti.
Interessante il punto sulle quinte e le mezze inquadrature, ho avuto anch'io la stessa sensazione di incompletezza.
Spero di rileggerti in futuro, ciao!
Henry Madgett  03/11/2004 15:09:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti ringrazio infinitamente(e nuovamente).
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  03/11/2004 15:25:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di niente, è molto piaciuto anche a me il film (trovi il commento poco sotto) anche se il primo era superiore per rigore ed eleganza.
Henry Madgett  04/11/2004 16:12:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A me è parso troppo rigoroso nell'eleganza.Questione di vedute,anzi di visioni.
Invia una mail all'autore del commento Mauro LAURA  03/12/2004 21:33:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
però quanto è bella la malinconia il rimpianto di un amore passato o neppure nato ...ciao