JoJo 8 / 10 26/12/2004 13:05:31 » Rispondi A differenza di quello che potrebbe sembrare in un primo momento, "2046" è un film che non può prescindere dalla visione di "In the Mood for Love". La storia c'è, ha un suo senso compiuto, ed è apparentemente completa e comprensibile anche ad uno spettatore ignaro di tutto ciò che muove l'autore di 2046 (Tony Leung da ancora prova di un grandissimo talento). La casta poesia di cui sono protagonisti Chow e Li-Zhen in "In the Mood for Love", però, ha tratteggiato una figura che deve essere ben presente durante la visione dell'evoluzione della caratterizzazione del personaggio, che da amante innocente d'un amore adolescenziale si trasforma in un don Giovanni di primissima categoria, nel quale il gusto, il piacere della conquista cerca di appagare l'insoddisfazione, la sofferenza insita nella prima platonica relazione. Questo muta e sconvolge la personalità di Chow, che inizia a darsi agli stravizi e che ama migliaia di donne nel disperato tentativo di ritrovare in un'altra l'unica che ha veramente amato. La ricerca alla fine pare giungere a compimento, perché nell'ultima, la giovane figlia del suo affittuario, egli ritrova effettivamente la purezza del suo primo amore, ma, nuovamente, essa non viene a concludersi come desiderato: provando un sentimento per lei, Chow la lascia andare, decidendo di non "sporcare" la purezza che la contraddistingue, e che anche lui possedeva prima di lasciare Li-Zhen. Questa pulsione, questa continua ricerca, è sottolineata dal parallelo del romanzo che scrive il protagonista, nel quale si narra del treno che porta al 2046, dove si possono ritrovare i ricordi perduti, proprio quelli che lui vorrebbe richiamare a sé, quelli che lui vorrebbe rivivere, ma che alla fine del film comprende non poter fare ("la verità è che non si può tornare indietro", dice Chow verso il finire del film). Può comunque mantenere la vita passata nella memoria, rimanendone però invischiato: dal 2046 non si può tornare indietro, ed è proprio quel che accade a lui, che da Li-Zhen non riesce a staccarsi nemmeno dopo anni. Wong Kar Wai in questo racconto ci narra dunque di un dissidio interiore, d'una pulsione mai soddisfatta di un don Giovanni che sembra però avere il terrore di ritrovare ciò che ha perduto e che sta disperatamente cercando (emblematico in tal senso il simbolico pagamento di ogni prestazione con la vicina di stanza, strumento per mantenere un distacco ed una separazione netta tra carnalità e sentimento), ancora oppresso dal peso del ricordo di Li-Zhen (che sempre torna, assente eppur presente). 2046 è anche un film improntato sull'incompletezza ed il voyeurismo (sottolineati dalla scelta dello stile di regia): la vita di Chow è incompleta, perché le manca l'amore perduto, e l'elemento dell'occhio indiscreto ricorre in maniera ambivalente, Chow è spiato nella sua alcova quasi con curiosità dallo spettatore, ma anche il protagonista par quasi spiare la vita altrui, la felicità che di fatto si auto preclude e che è simbolizzata dall'amore tra la figlia dell'affittuario ed il ragazzo giapponese. In conclusione, il film è bellissimo, ma troppo lungo: Wong Kar Wai pare a tratti perdersi, quasi che fosse innamorato dei propri virtuosismi. Un quarto d'ora in meno non avrebbe fatto male a quest'opera.
vlad 27/12/2004 16:47:56 » Rispondi ma tu guarda quante belle parole, messe lì una appresso all'altra...e tutte insieme prendono anche un senso decisamente compiuto!
JoJo 27/12/2004 21:23:32 » Rispondi Un giorno riuscirò a vedere un film prima IO ed a fare i complimenti a te!
(a proposito, molto molto carino)
Lot 28/12/2004 09:02:49 » Rispondi ad esempio "in the mood for love" che l'ottimo vlad penso non abbia ancora visto ma rimedierà presto, vero?
vlad 28/12/2004 14:33:03 » Rispondi per vie legali, purtroppo, solo tramite prenotazione e rispettivi tempi tecnici...poi aggiungi la costante di lentezza cosmica, la legge di assuefazione degenerativa della "Meccanica del Quando??" e alcune variabili tipo "donne, amici, birra". Insomma Jo, ti lascio un bel vantaggio!
Lot 28/12/2004 14:54:55 » Rispondi jo l'ha già vista e ha anche meravigliosamente commentato (guarda, guarda...) se vuoi evitare le vie legali te ne spedisco una copia, rimandami solo il tuo indirizzo via mail.
acol 27/12/2004 14:05:26 » Rispondi per la serie: <sarò breve!>
JoJo 27/12/2004 15:19:05 » Rispondi Pensa un po', ho pure tagliato la disquisizione sulla storia di Hong Kong...
Lot 27/12/2004 15:31:48 » Rispondi peccato, mi è piaciuta quella parte.
JoJo 27/12/2004 16:10:30 » Rispondi Anch'io, a volte, mi stanco di scrivere.
thohà 27/12/2004 16:44:20 » Rispondi Per la serie 'hic, ancora una volta, hic, ho bevuto troppo, hic...'
vlad 27/12/2004 16:45:35 » Rispondi ehilà, ciccia! Allora, si è ripresa la tua amica dall'ingozzata?
thohà 27/12/2004 17:25:33 » Rispondi Guarda, non èposso descrivere... si è anche ubriacata con 4 ciliegine siotto spirito e poi insisteva che biscotto le avesse fatto la pipì sul letto. Due giornate tragiche, senza la sua badante, che in realtà e un armadio a 6 ante. Smack
Joan Lui 27/12/2004 15:47:37 » Rispondi per la serie: <sarò inopportuno!>
Lot 27/12/2004 09:17:29 » Rispondi stesso voto (e commenti simili) a entrambi! Visto che sono più i punti di contatto che di frattura?
JoJo 27/12/2004 11:27:50 » Rispondi Hihihihi... aho, tu sei ing e ti piacciono i Radiohead e gli Almamegretta (e probabilmente molta altra roba che popola i miei scaffalucci ed i miei archivi mp3). Mica possiamo essere troppo dissimili! Soprattutto perché sei ing.
Lot 27/12/2004 11:55:00 » Rispondi soprattutto ing, ma con devianze pseudoumanisticheintelletualoidi come te!