elio91 7½ / 10 17/06/2012 15:20:11 » Rispondi Una reinvenzione del fumetto coincide con la reinvenzione (fracassona, stereotipata ai massimi livelli) del cinema fumettistico. Forse Kick-Ass, pur essendo molto interessante, soffre di questo problema: se l'equivalente cartaceo ha un suo perché in quanto nato dopo decadi di fumetto, il cinema fumettistico è fin troppo giovane. Quest omaggio ai cliché e al contempo nuovo modo di intenderlo ha un impatto meno potente che (immagino) avrebbe avuto il fumetto. Come cinema offre ottimi spunti, è talmente esagerato e disteso (si ritrova questa distensione anche temporale, ma il film dura troppo in questo senso e avrebbe giovato una ventina di minuti in meno), però proprio c'è una sorta di apatia nel vedere una ragazzina menare gli avversari e prenderle. La critica alla società americana poi funziona solo in parte e cade nello stereotipo di stereotipi (la ragazzina che impara dal padre ad usare ed amare le armi, i nerd che le prendono, i supereroi senza superpoteri che diventano idoli di massa per video sul web) e qui sta invece il punto di forza. Quando poi i combattimenti esagerano, i cattivi (che ispirano simpatia invece) fanno battute, questo va bene solo fino a quando non si diventa ridondanti e ripetitivi fino allo sfinimento. Kick-Ass, manco a dirlo, si concentra fin troppo su queste ultime dinamiche. Questo nonostante meriti la visione e sia uno dei film sui supereroi più controversi e probabilmente caustici (con le dovute riserve) di sempre. Ma questo sempre d'altronde non è cosi temporalmente lungo, sono neanche quindici anni che gli X-Men hanno inaugurato il cinema fumetto del nuovo millennio. La mia critica va in questo senso. Per il resto estremamente godibile, a tratti molto divertente e si ride di gusto pur essendo il cinismo sommerso dall'apatia dovuta ai problemi di cui sopra e dalle troppe musiche fracassone. Meglio mille volte di Watchmen (il film, non che avessi bisogno di dirlo immagino).