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PEACOCK regia di Michael Lander

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Noodles_     6½ / 10  28/10/2010 15:36:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Primo commento a questo film, e ne sento la responsabilità. :)
Prima di tutto non si tratta di un thriller, ma di uno psicodramma sul tema della doppia personalità di hitchockiana ispirazione. A differenza del capolavoro del Maestro però, qui le carte vengono scoperte fin dall'inizio (inevitabile anche il riferimento a Jekill/Hide di Stevenson), quindi niente suspance, niente sorprese, poca tensione.
La trama è abbastanza semplice. Uno strepitoso Cillian Murphy interpreta John, un timido ed impacciatissimo impiegato di banca, che conduce una vita solitaria, piatta e monotona, all'insegna delle prevaricazioni dei superiori. Ma, a causa di non ben precisati traumi subìti nell'infanzia da parte della madre, Murphy interpreta anche sua moglie Emma, con la quale convive, ma che non esce mai di casa, e di cui quindi nessuno nella piccola e intima cittadina di Peacock è a conoscenza. Ovviamente John e Emma non hanno nessun contatto, e comunicano tramite bigliettini ed azioni reciproche (tutte le mattine John trova la colazione preparata da Emma...). Questo particolare ménage viene un giorno interrotto da un incidente nei pressi dell'abitazione della "coppia": Emma in quel momento si trova in giardino, viene notata, e da lì in poi nascono i problemi, con una gestione del doppio ruolo che diventerà sempre più difficile, fino all'epilogo in cui, per forza, uno dei due dovrà sparire per sempre.
Cosa mi è piaciuto di questo film? Innanzitutto l'incredibile performance di Murphy, un mostro di bravura in un (doppio) ruolo che sicuramente la maggior parte degli attori vorrebbe interpretare almeno una volta nella vita - sicuramente da Oscar. In secondo luogo ho trovato molto interessanti le dinamiche di relazione tra John ed Emma e gli altri personaggi, altro vero punto di forza del film: Il nervoso e scorbutico John infatti non accetta che la sua vita venga cambiata a causa della dolce e rilassata Emma, ("prendo io le decisioni", non Emma", "Sono io l'uomo di casa"), e questo genera una serie di comportamenti e di situazioni molto particolari, non privi di interesse, che aiutano a mantenere l'attenzione elevata. Ma gli aspetti positivi a mio parere terminano qui. E sempre a mio parere il film non è privo di difetti. Innanzitutto la storia, in se stessa, non è molto interessante. Ho avuto l'impressione che sia poco più che un pretesto per la suddetta (eccelsa) prova di recitazione del protagonista. Poi è lento, molto lento: in un'ora e mezza succede davvero poco e la noia è sempre dietro l'angolo. Per questi motivi non è un film che consiglierei a chiunque, anzi, a dire il vero lo consiglierei col contagocce. E forse è per questi motivi che il film non è mai stato distribuito nelle sale, ma è uscito direttamente per il circuito home video…
Il resto del cast è di prim'ordine: Ellen Page è una prostituta il cui personaggio andava secondo me approfondito meglio, Susan Sarandon interpreta una donna in carriera in bilico tra le proprie ambizioni personali e una sincera ammirazione per il temperamento accomodante di Emma, Bill Pullman, il collega di John, rappresenta forse l'unica interpretazione un po' stonata, quasi una macchietta, e per finire uno splendido Keith Carradine, che sta invecchiando veramente bene, in una piccola parte a completare il tutto.