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BEDEVILLED regia di Jang Cheol-soo

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Tumassa84     7½ / 10  16/05/2011 08:17:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Buonissimo debutto per Jang Cheol-soo, ex-assistente di Kim Ki-duk. La protagonista Hae-won, originaria di una piccola isola rimasta a una realtà rurale, fugge dalla Seul capitalista, dove la morale ormai è asservita al dio denaro e all'arrivismo, per tornare alla terra natale. Qui però vi troverà un realtà forse ancora peggiore di quella della capitale, dove l'arretratezza culturale significa ignoranza, povertà, ingiustizia sociale, violenza, abbruttimento dell'uomo. A ribellarsi sarà la migliore amica di Hae-won, Bok-nam, la quale subisce in continuazione violenze fisiche da parte del marito e morali da parte di tutto il villaggio. Da quel momento, il film cambia improvvisamente di tono e si lascia andare a un gore non indifferente.

Le tematiche affrontate sono molte: il rapporto tra città e vita rurale, la condizione della donna, le rigide regole sociali coreane; ma tutto il film è in realtà un viaggio metaforico all'interno della psiche della protagonista, la quale, tramite l'esperienza maturata, trova la forza di prendersi le sue responsabilità. E anche l'isola è una sorta di trasposizione metaforica della propria anima, come sottolinea la suggestiva corrispondenza grafica finale tra il suo corpo steso supino e il profilo dell'isola. Esattamente come la foresta e il protagonista in "Charisma" di Kiyoshi Kurosawa: i due film hanno lo stesso identico schema di base (errore iniziale ---> trasposizione del protagonista in uno spazio metaforico ---> riproposizione del dilemma ---> superamento dell'errore).

Uno dei film migliori del 2010 coreano, che però a mio avviso non è stata proprio un'annata brillante (anzi).