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MILANO CALIBRO 9 regia di Fernando Di Leo

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Scuderia2     6½ / 10  23/12/2018 00:32:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Breve viaggio di 3 film nelle metropoli da cronaca nera dove Fernando Di Leo tratteggia le sue vicende di malavita, ******** e Mario Adorf.
È utile evidenziare subito quelle che saranno le caratteristiche di regia comuni nei 3 film: Di Leo rotea la macchina da presa, riprende le persone da dietro i soprammobili o da dietro la nuca (possibilmente coi capelli unti) di un altro personaggio.

Prima tappa: Milano calibro 9

Mario Adorf: presente
********: Barbara Bouchet
Uomo col tic alla spalla destra: presente (Omero Capanna)

MC9 parte molto male. Cioè, la scena del pacco di soldi che passa di mano tra i corrieri è fatta molto bene. Ma non ha senso.
Un pacco di 300 mila dollari viene consegnato in p.zza Duomo sotto la supervisione del malavitoso Capanna. Poi, dopo diversi passaggi, lo stesso pacco, con gli stessi dollari, torna nelle mani di Capanna ma chiaramente c'e stato un problema...
Non si capisce però perché Capanna non l'abbia preso subito il pacco...E Capanna sparisce dal film.
Vabbè.
Ci si consola con Barbara Bouchet: scena al Night, iconica.
Lei non balla neanche tanto bene, pesta i piedi sul tavolino. Ma è grande cinema a 90 gradi.
Le vicende si susseguono poi un po' noiosamente con Moschin troppo ingessato e Adorf bello impomatato.
Da notare che i 300 mila dollari si scopriranno custoditi in una bella borsa col logo del Milan.
Condiscono il tutto un po' di critica sociale, ancora attuale, e una brutta sparatoria amatoriale in Villa.
Rivisto con piacere il maggiordomo di Cuore e Batticuore.