caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

MILANO CALIBRO 9 regia di Fernando Di Leo

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8½ / 10  13/02/2008 10:46:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottimo esempio di cinema di genere,”Milano calibro 9” è un noir di grandissimo valore,basato su una trama incalzante e strutturata con efficacia,primo capitolo della cosiddetta “Trilogia del Milieu” della quale fanno parte anche “La mala ordina” e “Il boss”.
Di Leo è abile a trasportare sullo schermo una Milano fredda ed anonima,all’interno della quale si muovono malavitosi di ogni genere,regolati da un codice morale apparentemente inviolabile ma pronto ad essere calpestato in nome del dio denaro.
Rispetto ad altri film appartenenti a questo filone è riscontrabile un minor tasso di violenza,Di Leo,indiscutibilmente una delle migliori firme del genere,preferisce curare in maniera più approfondita ogni risvolto della narrazione senza dimenticare di approfondire gli aspetti psicologici dei vari personaggi.
Ottimi gli attori,superlativo Adorf ma molto efficaci anche Moschin,Leroy e l’incantevole Barbara Bouchet ,buona la regia ed ottima la colonna sonora firmata da Louis Bacalov ed eseguita dal gruppo degli Osanna.
“Milano calibro 9” non tralascia neppure un messaggio di denuncia sociale,ben esposto tra i frequenti alterchi tra il commissario ed il suo vice…interessante anche il confronto tra malavitosi,si passa infatti dalla pacatezza di Ugo Piazza (Moschin) al furore sanguigno di Rocco Musco (Adorf).
Di Leo per la sua opera prese spunto da alcuni racconti noir contenuti nel volume che dà il titolo al film ad opera di Giorgio Scerbanenco,che affiancò il regista nella stesura dello script.
Ennesimo grande esempio di un cinema ormai scomparso,ma assolutamente valido e da riscoprire, soprattutto se rapportato con il (quasi) nulla dell’attuale cinematografia italica.