MILANO CALIBRO 9 regia di Fernando Di Leo

il chino personaggio esagerato. Da solo con Piazza a casa su fa mette paura Rocco Musco che sta sotto il boss e poi non parliamo della sparatoria che ovviamente va solo nell orario di punta nella villa dell'americano (non quanto la guardia è più spicciola) e li fa fuori tutti

ma nell inizio e la parte finale siamo alla perfezione. Belli pure i dialoghi, grandissimi Rocco Musco, spietato killer ma anche uomo d'onore come pochi(tipo nel finale), l'americano, la Bouchet pure fa lievitare l'opera grazie alla sue lap dance facendola rimanere impressa negli annali. La parte migliore della sceneggiatura è la caratterizzazione del Gangster Ugo Piazza, che esce di galera e invece del criminale che tutti rispettano, vediamo uno egli uomini più giusti, leali e più sfortunati del teleschermo. Gastone Moschin offre un interpretazione perfetta dell ambiguo criminale, e ai titoli di coda del film non potrete rimanere indifferenti alla sua inevitabile sorte. .Sicuramente il migliore della trilogia, anche perche c'è il Gangster? Martire? vittima? di ugo piazza, che vi rimarrà impresso a lungo e puo scatenare molti ragionamenti sul suo destino, sul suo carattere,, sulla sua furbizia, e sul suo modo beffardo di pagare dazio per le sue precedenti malefatte. Il successivo la mala ordina è pure un ottimo film, il boss meglio ancora sia sul piano del montaggio che sul piano dell'azione, però davanti a uno come Ugo Piazza il cappello bisogna levarsi :-) applausi