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LE STRADE DELLA PAURA regia di Eric Red

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Spotify     6½ / 10  01/07/2021 05:08:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Buon thriller di fine anni 80 con protagonisti il veterano Roy Scheider e Adam Baldwin, salito proprio in quegli anni alla ribalta grazie all'interpretazione del soldato "Animal" in "Full Metal Jacket".

"Le Strade della Paura" è un film essenziale, corto (circa 1 ora e 20 minuti), dove la trama è tutta un crescendo di suspense.

La storia vede protagonisti due sicari, il signor Cohen e il giovane Tate. Il primo è un uomo in età avanzata che segue un rigido codice criminale, il secondo invece è uno psicotico violento e irascibile. I due ricevono l'incarico di rapire Travis, un bambino di otto anni che è stato testimone di un omicidio. I due criminali riescono nell'intento, facendo irruzione in caso del bimbo, uccidendo i genitori. La coppia porta Travis con se in una macchina. Durante il viaggio per portare il bambino da chi lo vuole, iniziano però a sorgere dei dissidi tra Cohen e Tate, i quali, essendo l'uno l'opposto dell'altro, finiscono per scontrarsi. Travis, capendo che i suoi rapitori non vanno per niente d'accordo, comincerà a provocare ulteriore tensione tra i due.

Il regista Eric Red credo abbia voluto mettere in evidenza un confronto di età: da una parte infatti, troviamo l'esperienza e la compostezza del vecchio Cohen, dall'altra l'impulsività del giovane Tate. Il confronto tra giovane e vecchio, da un punto di vista antropologico, ci è sempre stato, visti i comportamenti completamente differenti dei due personaggi. Ciò il regista ha voluto rappresentarlo in maniera originale, ossia in un contesto criminale.
Altra circostanza che il director analizza, è quella "dell'essere chiusi in tanti, sotto stress, in uno spazio piccolo", situazione che porta inevitabilmente allo scontro. E i nostri sono appunto in tre, chiusi costantemente nell'abitacolo di una macchina, con centinaia di chilometri da fare e nessuna fiducia reciproca.

Detto ciò, questo film è principalmente un abile prodotto da intrattenimento. E in primis c'è la striminzita durata a confermare ciò.

I due killer sono caratterizzati bene: come detto, sono esattamente l'uno l'opposto dell'altro e non riescono mai ad andare d'accordo. "Cohen" specialmente non sopporta "Tate", trattandolo sempre con estrema sufficienza. Lo stesso "Tate" è sicuramente il più interessante tra i due protagonisti, in quanto di figure come Cohen, al cinema, se ne sono viste parecchie. "Tate" invece è un matto completo, un tizio dai comportamenti imprevedibili. A volte è persino grottesco. La coppia di sicari mantiene sempre alta l'attenzione dello spettatore, in quanto si ha la sensazione che da un momento all'altro tra i due possa accadere qualcosa.

Il ritmo è scorrevole, la storia è un crescendo di suspense, i dialoghi sono impregnati di suspense. Non ci sono mai momenti di stallo, il tutto procede spedito e senza fronzoli.

Non manca della sana violenza che in queste pellicole non guasta mai. Ci sono un paio di scene abbastanza crude, girate molto bene e con dei buonissimi effetti.

Molto bella la fotografia. Il film è girato quasi interamente di notte e per questo si è optato per una fotografia scura e in perfetto stile road-movie, con colori ben distinti. Nel complesso si respira un'aria cupa e fredda. La location, ossia la strada, completa il bel lavoro dell'aspetto tecnico-visivo.

Il cast è di tutto rispetto: Roy Scheider è in ruolo che gli è congeniale, ossia il duro e cinico della situazione. Prova di gran esperienza e professionalità. Belle movenze, ottima interpretazione dei dialoghi ed espressioni sempre riuscite. Personalmente, il compianto Roy è un attore che ho sempre apprezzato molto.
Adam Baldwin in questa pellicola è completamente folle e bisogna dire che la parte gli riesce benissimo. Sembra inarrestabile e alla fine diviene una vera mina vagante. Riesce perfino a far ridere a volte. Dialoghi recitati bene, espressioni da perfetto psicopatico e tanto carattere.
Bravo anche il piccolo Harley Cross, in un ruolo di certo non facile per un bambino.

Bella la colonna sonora, contribuisce a mantenere la suspense alta.

La sceneggiatura si sorregge quasi tutta sui dialoghi. E bisogna dire che questi sono scritti bene: cinici, spesso cattivi e sempre colmi di tensione. Per il resto, l'impianto narrativo è molto snello e non presenta grossi buchi di trama, anche se magari, la trama, in alcune cose poteva essere approfondita un po' di più. Ben delineati i personaggi.


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I difetti maggiori, sono che in fin dei conti la pellicola è un po' leggerina. Ok l'intrattenimento, la bravura degli attori ecc... ma a fine visione è come se non si restasse sazi. Insomma, poteva essere aggiunta qualche situazione in più, qualcosa che rendesse il film più "pieno".

Il finale è ben girato, vero, però c'è da dire che, da un certo punto in poi, si capisce come il film andrà a concludersi. E di questo ne risente anche la tensione, che, come ho detto più volte, c'è ed è costante, però, negli ultimi 25-20 minuti, va un po' scemando in quanto l'epilogo diviene fin troppo intuibile. Peccato.

C'è poi qualche sequenza un po' assurda, tipo la sequenza che vede protagonisti i due criminali e i poliziotti. Piuttosto inverosimile come sequenza.


Conclusione: un thriller secco e diretto. Interpretato da due ottimi attori e ben girato, "Le Strade della Paura" è un buon prodotto, basato interamente sulla tensione. Si poteva fare di meglio, certo, ma questa pellicola è una chicca che vale la pena di riscoprire.