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VIVERE E MORIRE A LOS ANGELES regia di William Friedkin

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  02/12/2015 10:19:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Notevole poliziesco di William Friedkin, ricordato soprattutto per una delle più palpitanti scene d'inseguimento (con sequenza mozzafiato in contromano), ma in realtà meritevole sotto qualsiasi punto di vista lo si analizzi.
Se proprio dovessi trovare un difetto, anche rivedendo la pellicola a distanza di parecchi anni confermo il poco entusiasmo per William L. Petersen (meglio conosciuto come il Grissom di "C.S.I.") e John Pankow, agenti dei servizi segreti in lotta con un falsario di banconote capace di ogni spietatezza.
In questo caso Willem Dafoe, agli albori della sua mai sufficientemente celebrata carriera, è un antagonista di quelli difficilmente dimenticabili, artista piegato alle leggi della criminalità nonostante un talento impresso su splendide tele a cui appicca fuoco come un pittore folle. Il motivo è la cancellazione del rimorso, inerente a ciò che sarebbe potuto essere; la sua realtà è ormai legata in esclusiva a quella dell denaro fasullo, stampato con minuzia certosina come mostrato in un'altra scena da mandare a memoria.
L'azione senza sosta si svolge in una metropoli tentacolare e soffocante dopo un intermezzo drammatico in una zona desertica in cui il regista chiarisce che non sarà certo la violenza a mancare. La forza della storia sta nell'evitare inutili fronzoli e nell'incastrare alla perfezione ogni snodo ed ogni elemento in gioco. Ne viene fuori uno spaccato tiratissimo nei tempi, in precario e perenne equilibrio tra bene e male, con gli agenti costretti a delinquere a loro volta per cercare di incastrare la loro preda.
Un viaggio verso la perdizione dell'io, della deriva morale, cui fa splendido contorno un sottobosco di personaggi molto ben sfaccettati tra cui John Turturro al debutto sul grande schermo. Colonna sonora in perfetta linea con l'epoca, fotografia azzeccata e un epilogo indimenticabile, crudo ed asciugato di ogni facile retorica. Una crudele pena del contrappasso applicata a vincitori e vinti.
Angel Heart  02/12/2015 18:18:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Commento da applauso!
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  04/12/2015 11:44:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Troppo buono, grazie mille!