kowalsky 6 / 10 13/03/2008 13:53:04 » Rispondi L'ambizione temporale ripaga Brass solo in parte. Stavolta il nesso temporale tra la vicenda che ispirò il capolavoro di Visconti e la contemporaneità è evidente. Uno script troppo retrò per l'eros Brassiano, o per gli spettatori di oggi. Avvincenti comunque certi sipari (la scena dell'orgia) che sembrano ispirarsi semmai a "La caduta degli Dei" dello stesso Visconti, una fissa di Brass (chi non ricorda Salon Kitty?). Il confronto con il classico del 1954 di Visconti è improponibile: è un'altro film, e la Galiena fa davvero pena, al confronto con la sublime Alida Valli. Garko è un discreto Schultz, tutto sommato. Sfoggio di chiappe vagine e genitali a tutto tondo, ma con un'accademismo inconsueto (e a volte, diciamolo, frastornante). Poteva essere il film che motivava le scelte stilistiche di Brass con una qualità inattesa, ma non è stato così. Sufficienza per il coraggio