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AMERICANO ROSSO regia di Alessandro D'Alatri

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DankoCardi     7½ / 10  20/04/2020 23:51:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per molto tempo abbiamo avuto la percezione dell'era dei telefoni bianchi come un periodo di asettica perfezione e di perbenismo dove gli uomini erano tutti signori e le donne tutte madonne. Questa opera minimalista di Alessandro D'Alatri (che non poteva avere un esordio migliore) ci sbatte in faccia la realtà riuscendo a farci calare in maniera impeccabile negli anni '30 in uno spirito denso di verismo grazie anche a scenografie e costumi quasi perfetti; e così veniamo a sapere che le donne dell'epoca non erano così sante (anzi forse paradossalmente lo erano meno di oggi). Un Bentivoglio in forma mai così smagliante è il protagonista di questo dramma che porta ad intrecciare diverse vite nella provincia veneta ma con un respiro internazionale per via del protagonista americano (il sempre verde Burt Young) e degli strascichi dell'emigrazione italiana in america. Come sempre non manca una spruzzata di commedia, la presenza della Ferilli conferisce sempre una marcia in più e grazie ad una sceneggiatura lineare che non annoia si arriva ad un finale inaspettato che giunge quasi come un regalo. Un altro film che andrebbe riscoperto, come tante pellicole minimaliste italiane.