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MUDDY RIVER regia di Kohei Oguri

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Ciaby     10 / 10  01/07/2010 18:39:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Kohei Oguri, me lo ricordavo in veste sognante e soft-onirica, come nel suo ultimo lungometraggio "Umoregi-La Foresta Sepolta", film affascinante quanto lento e un poco prolisso. Qui il decisamente poco profilico (cinque film in ben ventiquattro anni di carriera) regista giapponese offre una visione di sé decisamente diversa da come me la ricordavo in "Umoregi".

"Muddy River", candidato agli Oscar 1982 come miglior film straniero, è il suo debutto, ed è -senza mezzi termini- Una perla, un grande film, un capolavoro. Oguri rinuncia a tutti i progressi tecnici che il cinema ha sviluppato fino ai primi anni '80 preferendo tornare al passato, riallacciarsi al neorealismo e filmare di famiglie distrutte ma sorridenti con lo stile cinematografico del lasso di tempo in cui viene raccontato lo stesso film.

Ed ecco che lo stile non può non riportare alla mente il cinema di Ozu, del Kaneko di "L'Isola Nuda" o di Naruse, puro neorealismo che mostra persone comuni che, con fatica, tentano di sopravvivere.

Già dall'incipit "Muddy River" (trad.it: fiume fangoso, il fiume fangoso su cui le famiglie più povere sono destinate a vivere, su una barca) si presenta come incantevole: musica dolcissima, inquadrature sensazionali, fotografia curatissima in bianco e nero...

Ma non è tutto. Nonostante il film non si possa definire "Puro neorealismo" per il fatto che tutti gli attori adulti sono già attori professionisti, possiamo notare come Oguri abbia scelto appositamente dei bambini-attori non-professionisti, in modo da rendere i dialoghi più semplici, fluidi, credibili, quasi improvvisati... e lo spettatore si immerge sempre più nei loro drammi, nelle loro tragicommedie che spezzano il cuore.

A ciò ha contribuito anche il basso budget, elemento al quale Oguri ha fatto accesso volontariamente, preferendo filmare senza effetti, senza eleganza, ma solo con lo sguardo. Ne esce un ritratto toccante e commovente sulla vita umana, presente le gioie e i dolori di un intero popolo e sul finale, struggente e magnifico, trova una potenza mai persa prima nel corso della durata.

"Muddy River" non è un film ambizioso, studia, osserva, non pretende niente e non si perde in inutili prolissità tipiche di certi film del genere, ma -al contrario- tutti i tempi del film vengono studiati meticolsamente e, ciò che ne esce, è un grandissimo film che fa piangere senza cercare lacrime. Emozioni purissime.

Un capolavoro.