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DIE A VIOLENT DEATH regia di Poj Arnon, Chatchai Katenut, Thanwarin Sukhaphisit, MarussaVorasingha

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Ciaby     6 / 10  06/07/2010 22:21:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Horror thai che tenta di bissare il successo commerciale del bel "4bia". Ancora quattro storie dell'orrore, dunque. Basate tutte su fatti realmente accaduti e girate da registi per lo più emergenti.
La migliore delle quattro è senza dubbio l'ultima. Perfetta nel carambolare horror e comedy, esplode con una botta di sangue, colpi di scena e spaventi terrorizzanti che incutono timore. Ottima la recitazione, con l'inquietantissima e disturbata proprietaria dell'hotel che stravince. Solo il finale delude un po' le aspettative, in capace di chiudere la storia in modo intelligente, sperando di aggrapparsi al fattore "effetto".

Le altre tre storie si rifanno alla solita scena post-Ring. Soprattutto la terza, ricca di scene da tachicardia e riuscita nella narrazione, pecca in originalità, basandosi rispettivamente a due capolavori dell'horror "Dark Water" (il cadavere nella cisterna, i capelli che escono dal rubinetto) e "Shutter" (il rapporto amoroso che continua dopo la morte, il look tumefatto del fantasma), nonostante non manchino indovinatissime trovate disturbanti (il bacio tra vivo e morta, con sangue annesso).

La prima è intrigante, ma poco riuscita perchè prevedibile e scontata. Si basa sulla risaputa paura della solitudine ma non entra alla perfezione nell'argomento, preferendo basarsi sul solo facile effetto dolby o digitale, che sia. Deludente, ma meglio della seconda storia: inutile, la peggiore delle quattro, con interpreti incapaci per personaggi inutili e irritanti. Scorre via senza lasciare traccia.

Insomma, "Die A Violent Death" è come tutti gli omnibus, assai altalenante. C'è la storia sorprendente (Haunted Motel), quella risaputa ma non priva di fascino (Revenge), quella orrenda (Imprison) e quella prescindibilissima (Flame). Tutta via è un horror perfetto per brividi estivi, è girato e fotografato molto bene (si tratta di una grossa produzione, un horror ad alto budget che, ovviamente, sta riscuotendo grande successo in patria) e riesce a spaventare.

Sulla sufficienza.