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DIE A VIOLENT DEATH regia di Poj Arnon, Chatchai Katenut, Thanwarin Sukhaphisit, MarussaVorasingha

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speXia     6 / 10  08/04/2012 01:58:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film horror omnibus sulla scia degli ottimi 4bia e 4bia 2, che pur non raggiungendo la bellezza di questi due risulta tutto sommato guardabile.

Il primo episodio è un dramma/horror sulla solitudine, tematica già sfruttata in altri film del genere, ma pur sempre interessante. Purtroppo il lato drammatico della vicenda prevale su quello orrorifico, e l'episodio risulta privo di suspence e mai spaventoso. Alcune scene (la ragazza che brucia e scompare, la testa del ragazzo staccata dalla croce) inoltre sono terribilmente ridicole. Fastidiosa anche la canzone finale.
Le uniche note positive della storia sono i mini-colpi di scena che, seppur banali, riescono nel loro intento di sorprendere. Voto: 5.

Il secondo episodio è uno dei migliori, dotato di una trama intrigante e una location ansiogena e originale. Peccato solo che poteva essere sviluppato meglio, e a questo proposito 10 minutini in più avrebbero giovato.
Tutto sommato, un episodio valido. Voto: 7.

La sinossi del terzo episodio ("storia su un'overdose di metanfetamina") mi intrigava non poco, e le premesse per un horror originale c'erano.
Purtroppo cadaveri subacquei, spettri acquatici e love stories dall'oltretomba la fanno da padrone, rendendo l'episodio la fiera delle idee riciclate. Inoltre non mi è chiaro cosa spinga il protagonista ad uccidere . Voto: 4.

Se nei due 4bia c'era spazio per l'horror-comedy, questo succede anche in Die A Violent Death, nell'ultimo episodio. Diretto da quel marpione di Poj Arnon, già avezzo alle parodie horror con la trilogia demenzialissima di Haunting Me, il quarto episodio è una convincente unione di gag stupidotte e racconti dell'orrore, dominato da personaggi buffi ma anche con buone trovate orrorifiche (il gatto sbudellato, piuttosto disturbante).
Forse alcune scene sono un po' ridicole, ma in ogni caso un sorriso lo strappano. Il regista, comunque, confermerà di aver talento in ambito horror nel 2011, con lo splendido The Unborn Child. Voto: 7.

Ed eccoci al calcolo finale. 5 + 7+ 4 + 7 = 23 : 4 = 5.75, che arrotondo al 6 per la splendida fotografia e per la totale mancanza di noia.
Insomma, filmetto un po' troppo derivativo, con i suoi alti e i suoi bassi, ma guardabilissimo.