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MINNESOTA CLAY regia di Sergio Corbucci

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Gabe 182     7 / 10  06/06/2022 00:08:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bel western firmato dal buon Corbucci, conosciuto per puro caso su rai play.
Uscito a cavallo di "Per un pugno di dollari", questo film di Sergio Corbucci è un ulteriore dimostrazione di come il genere western stia prendendo un'altra direzione, lontana dal consolidato modello americano. Lo scenario è ancora più aspro, selvaggio, si uccide con ogni mezzo, si spara a tradimento, predomina l'insidia, l'inganno.
La regia di Corbucci non è al livello dei suoi successivi film anche se discreta e apprezzabile.
Non mancano alcune spruzzatine gore (ottimo il make up di Mitchell pestato a sangue) che spianano la strada a quel western dai toni violenti di cui Corbucci diverrà un autentico mattatore.
Le musiche sono coinvolgenti e consone alle immagini.
Con il personaggio di "Minnesota Clay", interpretato da un convincente Cameron Mitchell, Corbucci tratteggia la figura di un eroe tutt'altro che immacolato, tormentato, conflittuale, abilissimo nell'uso del colt, ma afflitto da una menomazione con la quale spesso deve fare i conti. In seguito, con "Django" e "Il grande silenzio", il regista svilupperà ulteriormente questa tematica.
In opposizione a Cameron Mitchell, spicca un bravissimo Georges Riviere e un ottimo Fernando Sancho nella parte del vilain.
Un western made in Italy di buon spessore, non è paragonabile ad alcuni capolavori del genere ma è apprezzabile.