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LETTERS TO JULIET regia di Gary Winick

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Bert     2 / 10  26/08/2010 13:03:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Banale fino all'osso. Trito, ritrito, forzatamente buonista (riescono addirittura a censurare la parola "stronz.i" della canzone "Un giorno così" degli 883), prevedibile già dopo i primi 10 minuti, con dei personaggi stereotipati al massimo (la giovane bella e caparbia, il giovane belloccio burbero ma dal cuore tenero, la tenera anziana che ha ancora voglia di innamorarsi ecc.).
Di commedie di questo genere ce ne sono a bizzeffe, alcune anche decisamente ben fatte. Perchè andare a spendere i propri soldi per sta robaccia?