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LETTERS TO JULIET regia di Gary Winick

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wight     5 / 10  26/12/2010 23:10:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come molti di questi film sentimental-turistici finisce con l'affogare in una marea di stereotipi. Almeno questo smentisce lo stereotipo sugli inglesi impettiti ma non quelli sull'Italia e gli italiani. Così Verona appare molto distante dalla sua vera indole e appena la trama lo consente il film si sposta su quella che è la cartolina più conosciuta del nostro paese dal punto di vista turistico: la Toscana, in particolare la campagna senese. La scena della tavolata dopo che l'attempata inglese ha ritrovato il suo uomo ricorda molto certi spot di prodotti alimentari. Il film comunque, pur con l'ulteriore difetto della prevedibilità tiene se non altro un discreto ritmo.