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PVC-1 regia di Spiros Stathoulopoulos

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  19/04/2017 09:34:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Girato con quattro lire (anzi, pesos, visto che siamo in Colombia) il film di Stathoulopoulos pur evidenziando passaggi discutibili a livello di sceneggiatura -con qualche buco narrativo o comportamento poco plausibile- è comunque da vedere, non solo per la tensione che riesce a creare soprattutto nella prima parte, ma anche per la tecnica con cui è girato.
Un perfetto pianosequenza di 85 minuti, in cui il regista e gli attori si disimpegnano in maniera ammirevole, regalando uno spaccato altamente drammatico con una donna utilizzata come ostaggio/ricatto sui generis da una banda di malviventi. Alla signora in questione i criminali hanno applicato attorno al collo un rudimentale ordigno esplosivo, pronto a deflagrare se questa, assieme al marito e ai tre figli, non troverà la somma di denaro richiesta. Una somma non alla portata della famiglia, che induce i protagonisti a chiamare in causa gli artificieri nonostante il veto dei criminali. Notevole il prologo e l'irruzione nell'azienda agricola di proprietà delle vittime, si respira un clima violento a tratti duro da digerire, buona anche la corsa verso l'agognata salvezza in un luogo sperduto dominato dalla foresta in cui abitazioni ed esseri umani sono quasi una rarità.
La pellicola è molto impostata sul dubbio -ci si chiede spesso se la bomba sia reale o un semplice giocattolo- riuscendo a restituire potente un clima tra il grottesco (anche per l'alienante ambientazione) e il drammatico. Qualcosa si perde nella seconda parte: con l'intervento dell'artificiere il coinvolgimento diminuisce un poco, vista anche la situazione a tratti stranamente surreale. Buono il finale, forse scontato ma realizzato alla grande.