Veppe96 9 / 10 29/08/2017 21:05:22 » Rispondi La prima volta che lo vidi ricordo che ci rimasi sotto parecchio.. Visto oggi per la seconda volta. Decisamente molto più sopportabile. Non ho sentito il bisogno di stoppare più volte per riuscire ad assimilare ciò che stavo vedendo, al contrario della prima volta. In ogni caso: una pellicola che non si riesce a dimenticare, violenta, cruda, sporca, pornografica, sanguinolenta, malata e oserei dire al limite della legalità (sicuramente moralmente parlando ha già sorpassato il limite di parecchio). E tutto questo viene presentato con la massima tranquillità. La tensione che si prova è puramente empatica e questo è qualcosa di fantastico.
Non condivido la polemica sulle ragioni più o meno accreditate che avrebbero spinto Srdjan Spasojevic a girare la pellicola. E' una visione che sconvolge e quindi di per sé comunica. E qualcosa che comunica, a mio avviso, è qualcosa già di per sé di riuscitissimo, a prescindere dal contenuto. Racconta una storia, nuova e originale, una di quelle che non vorreste mai vivere in prima persona. Tecnicamente fatto molto bene, musiche minimali azzeccate, la lingua serba poi contribuisce a rendere il tutto ancora più crudo e cattivo. La prima parte può risultare un po' noiosetta, ma sinceramente l'ho trovata comunque scorrevole. Finale drammatico e POTENTISSIMO: "Comincia dal più piccolo"...
Vukmir parla di vittime, tutta la popolazione è vittima dello stato della Serbia. Uno stato che ti permette di venire al mondo, ma che non ti aiuta in nessun modo: è tutta una lotta per la sopravvivenza. E così raffigura osceni e immorali atti di necrofilia, stupri e abusi sessuali su minori, tutte vittime del pornodivo Milos, ossia dello stato serbo che non risparmia alcuna categoria sociale (uomini, donne, madri, figli, vivi, morti..). Arte, sangue, morte. Scena particolarmente disturbante e iconica in questo senso: una madre partorisce, il neonato viene stuprato dal maniaco di turno e la madre guarda compiaciuta e contenta. Sei contenta di aver messo al mondo un figlio, ma non ti rendi conto che hai solamente fornito ulteriore mattanza per lo stato serbo, che letteralmente "ti fotte" sotto i tuoi occhi.
E' un film (incubo) per pochi. Per stomaci forti, ma soprattutto per menti forti. NON ESISTE NIENTE DI SIMILE. Piccolo capolavoro macabro e malato.