caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

A SERBIAN FILM regia di Srdjan Spasojevic

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Sir_Montero     8 / 10  28/01/2013 00:53:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Decisamente un film di difficile fruizione.
Facile, molto facile, la tentazione di catalogarlo come un semplice e superficiale horror/gore dalle tinte pornografice. Ma sotto la coltre di estrema violenza, esteticamente devastante e moralmente annichilente (e non è un eufemismo), vi è qualcosa di fremente. Si avverte una furia palpabile, un incontrollato odio represso che prende forma attraverso il veicolo artistico della settima arte.
Tanti i rimandi espliciti, presenti nello svolgersi della storia, alla situazione socio-politica degradata e degradante della Serbia; un paese ancora segnato dalle tante violenze subite, e causate, di cui i serbi portano dolorante memoria. Per quanto possa sembrare furbesco, il richiamo a questo parallelismo storico non è un mero escamotage per dare profondità concettuale al film, ma piuttosto (e mi sorge spontaneo il richiamo, seppur vago, a Salò di Pasolini) un'enorme allegoria della decadenza spirituale e morale di un popolo, e della sua nazione, innalzata quasi a metafora universale di collasso.
Privazione della libertà dell'individuo, sedato ed impotente; ricerca ossessionata di un'estetizzazione mediata/mediatica; deformazione e sfruttamento della corporeità ai fini di un sado/masochismo dalla matrice Politica. Tante e diverse le chiavi di lettura che questo maledetto film sembra offrirci.
Ma da non tralasciare, sono le modalità espressive attraverso cui questi significati ci vengono mostrati: brutali episodi di una violenza inaudita in cui il protagonista, drogato suo malgrado, dà sfogo alle pulsioni libidinose più oscure e incontrollate, fino a ritrovarsi, alla fine di questo infernale viaggio, sprofondato nell'abisso più oscuro con al suo fianco due vittime innocenti, le persone a lui più care.
Tecnicamente, la resa finale è più che ottimale: la fotografia perfettamente riesce a trasmetterci quel senso di claustrofobia e angoscia che permea l'intera pellicola, così come la invadente colonna sonora di stampo minimale. Buona la prova attoriale. Il finale è agghiacciante:





Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Immagini aberranti. Tematiche decadenti. Cinema estremo.