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A SERBIAN FILM regia di Srdjan Spasojevic

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Curiosity     8 / 10  05/07/2014 16:53:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lo vidi appena uscito. E' un film che và visto. Certo la violenza spesso è gratuita, ma il film ti fà entrare in un gorgo, che crea non poco disturbo.

E le continue lamentele da parte di molti utenti sotto, non fanno altro che aumentarne l'allure, di film maledetto.

Che, piaccia o meno, NESSUN AMANTE DELL'HORROR PUO' EVITARE DI VEDERLO.

A me è piaciuto, capisco anche a chi non è piaciuto. Ma i film brutti sono ben altri.
Niko.g  05/07/2014 17:45:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' proprio perché disturba che non va visto. Perché vuoi il male della gente? Sono film che fanno male alla mente e allo spirito e offendono la dignità dell'essere umano.
Hanno fatto bene i Paesi che l'hanno censurato.

krueger419  05/07/2014 20:32:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Niko, con tutto il rispetto che posso avere per un utente che non conosco, ti prego, non dire *******te.
Il film disturba se pensi di guardarlo per disturbarti e provare "EMOZIONI FORTI".
Il film è in chiave metaforica, i segni sono simboli e a mio modesto parere, il regista ha fatto un ottimo lavoro.
Cosa dovremmo dire allora noi italiani? Il nostro "Salò" sciocca abbastanza ma come ASF va visto e decifrato
Niko.g  07/07/2014 00:09:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Depravazione, volenza sessuale, stupro di neonato... queste sarebbero metafore?

krueger419  07/07/2014 11:49:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
esatto, per condensare diversi significati in simboli hanno creato una breccia nel politically correct.

E comunque accetto qualsiasi cosa sul grande schermo, a patto che sia pura finzione cinematografica.

La violenza sessuale in tutte le sue forme non è diversa dallo sgozzare gente, mutilazioni e torture varie proposte in altri film.
Solo che la violenza sessuale è oggettivamente più realistica e meno tesa a disturbare, perciò è meno accetta.

Ma, ripeto, non ha senso guardare un film senza tener conto che si tratti di pura finzione cinematografica
Niko.g  07/07/2014 13:25:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Primo: quelle non sono metafore. Per simoboleggiare la violenza non si ricorre alla violenza, per simoboleggiare lo stupro non si ricorre allo stupro.
Secondo: c'è violenza contestualizzata e violenza gratuita. Prova a considerare la seconda ipotesi, ogni tanto.
Terzo: lo spettatore non si pone come dici tu. A quanto pare tu sei un pezzo di ghiaccio, ma esistono le emozioni. Se il cinema non creasse emozioni, finirebbe di esistere. Quindi parlo sia delle emozioni che può generare questo film, sia del messaggio che esso trasmette e ripeto che è tutta roba che non fa assolutamente bene. Non c'è niente su cui riflettere di fronte ad una storia alienata, fatta di depravazione e pornografia.
krueger419  07/07/2014 13:35:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il tuo rappresenta un pensiero superficiale che accomuna te e 1/3 dei commenti sotto a questo film.
La violenza gratuita è quella inutile, usata per creare un attimo di disturbo nello spettatore al di fuori di ogni contesto. Bene, qui il contesto c'è, è stato classificato fin da subito come film disturbante ma la violenza c'è e ha il suo perché, viene proposta per un motivo. fine.
E "Per simoboleggiare la violenza non si ricorre alla violenza, per simoboleggiare lo stupro non si ricorre allo stupro".
Allora, prima di tutto non stai avendo a che fare con una considerazione assiomatica. Lo dici tu, il film non è il tuo, il film è di sdfucbgr spasojevic ed è libero di portare in scena il suo sistema di simboli.
E poi, se vai su wikipedia, leggi che il regista ha affermato che.. "Questo film è il diario delle angherie inflitteci dal Governo Serbo, il potere che obbliga le persone a fare quello che non vogliono fare, devono sentire la violenza per capirla". Bene, perciò capisci che il regista gioca un ruolo diverso, stravolge le cose. Il governo serbo non ha stuprato bambini o fatto qualcosa di analogo.
Mi spiego meglio. Tu per simboleggiare uno stupro non utilizzi uno stupro, ma il regista, per simboleggiare qualcosa al di fuori della sfera sessuale, utilizza proprio quella!
Niko.g  07/07/2014 15:14:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma di quali simboli stai parlando???? Da quando in qua la pornografia è un simbolo???? Da quando in qua si usa rappresentare neonati che vengono stuprati???? Vorrei proprio sapere cosa ***** c'entra il governo Serbo con un pene messo nell'occhio.
Questi film vengono fatti solo per gente annoiata, sadica, che non prova più scandalo per niente e che vuole di più e sempre di più, ma è una follia. A te e agli altri 2/3 consiglio di lasciar perdere queste oscenità che fanno solo male all'equilibrio morale e psichico e imparate anche ad essere giusti e a riconoscere che ci vuole un limite a tutto e che il cinema non può e non deve mostrare ogni sorta di perversione che passa per la testa di un regista. Ricordati del caso di Maria Schneider in "Ultimo tango a Parigi" e non pensare che la finzione cinematografica sia così innocua e genuina come credi.
krueger419  07/07/2014 19:53:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Su "Ultimo tango a Parigi" non mi esprimo anche perché è un esempio abbastanza fuori contesto... è sesso censurato, fine.
Ed è proprio quello che dici tu a cui mi riferisco, riferendoti alla ehm "penetrazione oculare" non fai altro che parlare di un episodio di crudo che indipendentemente dal fatto che qualcuno può sentirsi disturbato da tale visione, rappresenta un esempio di palese violenza. Ma non è violenza gratuita perché se guardi il film per intero, ti rendi conto che qualsiasi atto di sesso/violenza è terribilmente contestualizzato. Poi può avvenire all'improvviso e non te lo aspetti, ma l'intero film è un contesto "fertile" per scene crude.
Dopo averlo visto in effetti non mi ha lasciato indifferente, ho iniziato a chiedermi fino a cosa un regista può arrivare per esprimere una violenza psicologica/forzatura all'agire (in questo caso, quella che il governo serbo ha inflitto al popolo nel dopoguerra (?) ).

Che poi, sempre per quanto riguarda la cosiddetta violenza gratuita, ho visto di peggio, molto peggio (i guinea pig, i men behind the sun)