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AFTER.LIFE regia di Agnieszka Wojtowicz-Vosloo

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Norgoth     2 / 10  30/09/2018 13:42:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film che parte lentamente, si sviluppa lentamente, e per giunta ha pure un finale nebuloso (oppure "dalla doppia chiave di lettura", se siete tra quelli che da inguaribili ottimisti, tenterete di dargli un senso).
Ho trovato After Life insensato e mal sviluppato. L'ho guardato sperando che il finale ne risollevasse le sorti, ma alla fine è stato solo un prolungare sadomasochisticamente la sofferenza di portarlo a termine.
Persino gli attori, in primis Liam Neeson e Christina Ricci, temo non hanno capito il senso del film e dove volesse andare a parare, regalando un'interpretazione incolore e fiacca, due figurine che recitavano le battute a memoria. Ma non gliene faccio una colpa, era dura dare una qualsiasi forma credibile a personaggi così mal tratteggiati dal principio.
L'innesto del bambino è un momento di rara inutilità.
Non so quale fosse l'intento. Forse creare un film criptico, che faccia riflettere, forse leggermente d'essai, non-sense, soprannaturale, con qualche riflessione/aforisma nel mezzo sulla vita e la morte? Bene, qualunque fosse l'intento, è stato clamorosamente mancato, facendo un irritante buco nell'acqua.
La ciliegina sulla torta? Il film è di una noia disarmante, una lenta agonia verso la fine nella speranza che qualcosa accada, che ne cambi positivamente il corso. Che poi, paradossalmente, è anche il sostanziale riassunto della trama.
Da dimenticare.