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MOON AND CHERRY regia di Yuki Tanada

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Ciaby     7 / 10  15/08/2010 15:27:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tom Mes di Midnight Eye lo considera uno dei dieci migliori film giapponesi della decade 2000-2010, ed è un po' per questo motivo che mi sono imbattuto in "Moon And Cherry", simpatica e autoironicamente delicata indagine del rapporto amore-sesso in età giovanile. Il risultato non è così splendido come viene elogiato dal giornalista, ma si può affermare con certezza che "Moon And Cherry" sia un film interessante e riuscito nel suo mescolare i registri (passa argutamente da scene di commedia pura ad altre di un pathos drammatico, fino a passare all'erotismo) e nel modo intimista di raccontare una storia che sembra arrivare dal peggior pinku (e non è un pinku). Il film fa parte di una delle saghe Lovecinema (con "Girlfriend" di Ryuichi Hiroki e "Volatile Woman" di Kazuyoshi Kumakiri) e, come da copione, è stato girato con pochissimi yen di budget dalla regista Yuki Tanada (che si è fatta notare al pubblico del Far East con "One Million Yen Girl"), qui molto attenta nella cura delle inquadrature (è il suo debutto), volutamente sporche e grezze (tranne nel finale speranzoso e beffardo) , aiutandosi da una fotografia che pare superficiale, ma che inquadra perfettamente questa sbilenca storia d'amore.

Eccellente il cast, su cui spicca la splendida Noriko Eguchi (già vista in "Fine, Totally Fine", "Loft", "Memories Of Matsuko" e "The Call"), qui perfetta nella parte di una scrittrice divesa tra il desiderio e l'insicurezza. Ma fa un ottimo lavoro anche Yoshikazu Ebisu (attore di dorama, ma talvolta anche di buon cinema, come in "Exte" di Sion Sono), che dona al suo personaggio francamente stereotipato, quell'insicurezza e quella dolenza che lo rendono più che interessante. Menzione d'onore per Emoto, attore feticcio di Shohei Imamura (L'Anguilla, Dr. Akagi), qui in veste del capo del club studentesco.

Il film è strambo, intimo ed interessante, quasi delizioso e, nonostante non condivida l'opinione di Tom Mes, lo consiglio.