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MONSTERS (2010) regia di Gareth Edwards

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Jolly Roger     7 / 10  19/02/2013 21:02:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film che pesca ampiamente da altri Monsters Movies o film apocalittici / distopici (del resto vanno molto di moda ora), ma che comunque riesce ad essere originale, perché non punta sugli effetti speciali e sul gore, bensì sulla vicenda umana dei protagonisti e del loro viaggio. Un viaggio che è tale sia in senso fisico - attraverso la Zona Infetta popolata dalla "creature" - sia in senso umano, attraverso l'evoluzione del loro rapporto.
Soprattutto il personaggio della protagonista femminile mi sembra molto curato, mentre il protagonista maschile è un po' sopra le righe e a volte contradittorio. Comunque anche lui subisce un'evoluzione: da paparazzo fotografo spregiudicato, man mano che attraversa la Zona Infetta diventa sempre più umano, comincia a vivere la situazione come una tragica condizione reale e non più come una storia immaginaria e distante, perché soltanto letta attraverso le pagine di un giornale. Significativa, in questo senso, la scena in cui lui, anzichè fotografare la bambina uccisa dalla Creatura, la copre con un giubbotto e pone dei fiori accanto a lei.
Il film è molto metaforico: contiene una forte critica verso la chiusura dei confini da parte delle grandi nazioni e in generale verso l'impiego dei mezzi militari per la soluzione dei problemi. In questo senso, il film sfocia addirittura in un buonismo un po' esagerato, quando lascia intendere che le Creature si arrabbiano solo quando vengono attaccate - quasi come se invece, ove lasciate stare, si comportassero come gattini che fanno le fusa.

Comunque il film ci sta: è il racconto di due persone normali che compiono un viaggio, per raggiungere la salvezza e tornare a casa, riprendere la propria vita....anche se, in fondo, entrambi i protagonisti non sono soddisfatti di quella vita che li aspetta a casa.
Il film è proprio giocato su questo parallelismo: il vecchio mondo protegge sé stesso con una enorme muraglia, che però opprime, esattamente come una vita che in fondo non è pienamente soddisfacente per chi la vive.
Nella zona infetta, invece, si libera l'istinto, il lato selvaggio che sta dentro. Si dimentica il proprio passato e forse, addirittura, si risveglia l'amore. Ma in fin dei conti, la felicità non sta né di qua né di là della barriera che divide la zona infetta e quella non infetta. La felicità nel mezzo, e dura un secondo, purtroppo breve ma insieme eterno, in cui due persone prendono il coraggio di dichiarare l'un l'altra il proprio amore con un bacio.
oh dae-soo  29/05/2013 22:44:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bellissimo e profondo commento Marco, complimenti. Visto adesso, noto che siamo anche qua praticamente sulla stesa identica lunghezza d'onda.

Per una volta però ho trovato una pellicola in cui siamo in profondo disaccordo, A Serbian film.

Ma non credo tanto sul film che anche io ritengo valido ma sulle reazioni e sensazioni che ci ha lasciato.

A presto!
Jolly Roger  31/05/2013 13:38:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciao Giuseppe grazie molte!

negli ultimi giorni purtroppo non ho avuto un minimo di tempo e ti rispondo solo ora. Volevo ance risponderti su A Serbian Film. Che tristezza questa settimana non ho visto praticamente neanche un film.

Devo dire che Monsters ha una grande pregio, posso dirlo ora a distanza di 3 mesi dalla visione, cioè che rimane impresso e avrei anche voglia di rivedermelo. Ho apprezzato moltissimo il modo in cui l'argomento è stato affrontato, in maniera molto sobria e realistica, senza le classiche spettacolarizzazioni che caratterizzano questo genere.

Ho letto attentamente sul Buio in Sala il tuo commento su A Serbian Film e l'ho trovato molto bello e molto sentito. E' vero abbiamo pareri molto discordanti, ho visto che hai commentato il mio commento e risponderò sicuramente questo week end.

a presto!