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RAMMBOCK regia di Marvin Kren

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  02/05/2018 10:16:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il debutto di Marvin Krev (poi regista del pregevole "Blood Glacier") è un concentrato di situazioni facilmente ascrivibili allo zombie-movie moderno, l'assenza di originalità tuttavia non è da intendersi come un limite. La storia è sempre quella di un infezione su scala mondiale qui limitata al piccolo contesto di un condominio con cortile interno.
Il low budget induce Kern a limitare il suo raggio d' azione e a miscelare la situazione d'assedio di romeriana memoria alla furia degli impestati tipica di produzioni tipo "Rec", cui il regista austriaco si rifà con intelligente sfacciataggine, non limitandosi a clonare semplicemente l'ottimo materiale di partenza.
Gli spargimenti di sangue sono molto contenuti, le situazioni tensive non mancano e la descrizione dei personaggi pur asciutta funziona. C'è anche un pizzico di ironia che non guasta mentre le invenzioni stile MacGyver rendono più improbabile e quindi squilibrata, perché eccessivamente grottesca, la situazione. Non male il finale dal sapore romantico con un cerchio che si chiude sul tutt'altro altro che supereroico protagonista: " Rammbock" non è uno sparatutto indi per cui a tenere banco è il perfetto uomo medio -alla ricerca del suo amore perduto- bravo ad incarnare, con misurata goffaggine, il ruolo del losers capace di vendere cara la pelle. Il limitato minutaggio permette uno scorrimento lineare e deciso.