emans 6½ / 10 26/03/2011 19:47:46 » Rispondi Come richiesto da KANE sotto di me ecco arrivare Ned Flanders...a parte lo scherzo voglio prima valutare il film per quello che è,poiche ritengo di poter giudicare la qualita' o meno di un film a prescindere del mio Credo come ho fatto per altri film piu' scabrosi di questo... Un film ben fatto che documenta in modo molto preciso l'attivita' di questo dottore che pratica l'eutanasia non per lavoro ma per dare un segno alla societa' in cui vive...nello stesso modo accurato viene rappresentato il procedimento processuale che lo mettera' contro la mentalita' retrograda del suo paese mentre in Europa (Olanda) tutto è legale... Tra i vari protagonisti della storia viene caratterizzato bene solo il protagonista,per il resto sono lasciati troppo all'oscuro sia il collega che la sorella e perfino l'amica Sarandon...
Ora passo a fare il Ned della situazione... Al Pacino ci viene fatto vedere come un uomo che non ha un amore e che probabilmente non ha mai conosciuto questo sentimento,e del resto i gesti che compie li fa con una naturalezza fuori dal comune!Non mi sorprende che un uomo senza amore sia anche un uomo senza Dio... Il problema di questo Millennio sembra quello di dover necessariamente eliminare la sofferenza...ma quella dei sofferenti o la nostra? Ora dico una cosa che ho provato sulla mia pelle e su quella di molti conoscenti...Avere un malato a casa,terminale o no,porta delle vere grazie a quelle famiglie!E' proprio in quei momenti che avvengono tantissime riconciliazioni familiari,che ci si puo' avvicinare degnamente alla Vita eterna ricredendosi della vita dissoluta passata! Perche il malato che hai a casa non è altro che la prefigurazione del Cristo morente ed è un grande onore poterlo accudire fino all'ultimo respiro! Invece pecchiamo di egoismo e cerchiamo di cancellare il problema non guardando cosa c'è oltre... L'eutanasia ostacola la salvezza sia del malato che dei parenti... Ned ha finito...
ilcippo 27/03/2011 00:09:33 » Rispondi Rispetto il tuo Credo, ma perchè il tuo Credo deve limitare un mio diritto? Un diritto che, tra l'altro, nel suo esercizio non limita affatto il tuo, visto che ne usufruisce solo chi lo condivide, mentre chi è contro può tranquillamente non utilizzarlo e non ne limita le proprie libertà. Questo, a mio parere sacrosanto, principio di libertà sec me è ciò che voleva far passare l'eroico dott. Kevorkian con la sua battaglia per l'eutanasia.
emans 27/03/2011 14:33:07 » Rispondi Perche decidendo di interrompere la tua vita non seguendo la volonta' di Dio non sai quello che puo succedere nel tempo sottratto alla reale dipartita quindi non si puo' dare questa possibilita' all'uomo perche l'uomo non è Dio,anche se vorrebbe diventarlo.
ilcippo 27/03/2011 18:25:49 » Rispondi Ma questo ragionamento va bene solo per te che credi in Dio, ma c'è chi non ci crede come il sottoscritto e non è tutelato in un suo diritto fondamentale, ossia non credere
emans 28/03/2011 21:03:17 » Rispondi si,ma non puo sapere cosa potra' capitare in quel tempo che sottrai alla volonta' di Dio...allora cos'è la "conversione"? E sul letto di morte ne avvengono parecchie e non solo per paura...io ho le esperienze di un nonno e uno zio che poco prima di morire ci hanno regalato momenti emozionanti...
ilcippo 29/03/2011 23:55:05 » Rispondi Ma come si vede nel film anche prima di un'eutanasia capitano momenti emozionanti
emans 30/03/2011 23:53:51 » Rispondi ma è appunto solo un "film"...
ilcippo 01/04/2011 15:41:27 » Rispondi Ma tratto da una storia vera..