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IL DEMONIO regia di Brunello Rondi

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8½ / 10  21/02/2013 11:05:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nella magica cornice dei Sassi di Matera prende forma una storiaccia di riti ancestrali, emarginazione e (forse) possessione demoniaca.
Purif è una ragazza di umili origini, bella ed ossessionata dall'attrazione per Antonio, il quale come tutto il resto della comunità la evita ritenendola una fattucchiera. In realtà la giovane sembra più essere affetta da turbe mentali anche se l'eventuale combutta con forze oscure non viene mai respinta con decisione.
Facile far cadere su di lei ogni situazione incresciosa , perfetto capro espiatorio per ogni avvenimento sgradito Purif finisce vittima di ogni vessazione compresi stupri (suggeriti) e un esorcismo che indubbiamente ispirerà Friedkin per la "camminata del ragno" nel suo arcinoto masterpiece.
Del resto "Il demonio" è un film eccezionale, più che un horror soprannaturale sarebbe catalogabile come una spaventosa analisi antropologica di una società retrograda e immota. Non sorprende quindi che abbia ispirato molti registi, come Lucio Fulci che in "Non si sevizia un paperino" propone il personaggio della "magiara" rifacendosi palesemente alla magnetica Daliah Lavi, bravissima nell' accogliere un' interpretazione così ostica con grande trasporto.
Superstizioni e religione si intersecano messi in scena con mirabile impronta semidocumetaristica da Brunello Rondi, coadiuvato dall'esperto Ernesto De Martino nella ricostruzione di rituali folcloristici che si perdono nella notte dei tempi. Ipocrisia, ignoranza e credenze grottesche finiscono con il determinare gli eventi in un presente che sembra uscito dal Medio Evo più oscurantista, avverso a chi, con il suo comportamento strambo ma tutto sommato inoffensivo, scardina uno stato sociale radicato da sempre sul territorio e nelle menti.
Straordinaria la scena della confessione pubblica dove si riconoscono il ladro di galline, il vero mostro e soprattutto chi, innocente, avrebbe avuto solo bisogno di aiuto, e di amore.
A tutto ciò si aggiungano le conturbanti musiche e la superlativa fotografia per una perla purtroppo semisconosciuta del nostro cinema.
Da recuperare ad ogni costo.