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AUDITION regia di Takashi Miike

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Thorondir     8 / 10  20/12/2022 12:40:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Storia di un amore assoluto, storia di esseri umani che, a modo loro, cercano di riempire i vuoti: per Aoyama è quello della moglie defunta, per Asami è quello di un'infanzia strappata, imposta, non vissuta. In un crescendo di tensione e di ritmo che sconfina nella psichedelia di flashback e visioni, Miike costruisce un film che lentamente spazza via il classicismo della prima ora per abbracciare lo stile che gli riconosciamo e raccontarci quello che è un amore assoluto, totale, totalitario. Così lo concepisce Asami: Aoyama deve essere suo, non amare nessun'altra, essere unicamente suo possesso esattamente come lei è stata possesso di altri nell'infanzia e così da esorcizzare il fatto che lo stesso Aoyama l'abbia scelta come si sceglie un oggetto da mettere nel salotto. Ne viene fuori un film iconico, disturbante, conturbante ma per quanto molto bello per me più "cult" del passaparola che capolavoro cinematografico tout-court.