Il Miikismo e la perversione dell'immagine. Disturbante visione onirica di qualcosa che è difficile far rientrare nelle solite convenzioni cinematografiche. Qualcuno dice che è un horror... non lo è. E' un film scioccante, che gioca con lo spettatore, lo illude con una storia lineare fino al drastico cambio. Dall'innocenza del'amore all'impotenza del dolore. Dalla dolcezza alla tortura dell'occhio (dello spettatore e non...). Sequenza iniziale stupenda e commovente, intermezzi inquietanti e scene da antologia. Finale sull'apocalisse del sentimento. Qui si rivela la malattia di Miike verso gli spilloni e i suoi usi più insani. Da vedere. Il Miikismo e la perversione dell'immagine.