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AUDITION regia di Takashi Miike

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Sae2006     8½ / 10  16/10/2010 23:46:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ebbene, ho appena finito di vedere questo film che dire?
Pur conoscendo alquanto le produzioni asiatiche in genere, non avevo mai visto prima un film di questo regista. Sicuramente "Audition" non è un'esperienza cinematografica comune. Confesso che avevo a malapena letto la trama e solo di sfuggita un commento il quale sosteneva che bisognava vedere questo film per riuscire a farsene un'idea.
Generalmente non gradisco i film stile "Hostel". Le scene di tortura violenta su indifesi esseri umani non sono esattamente il mio concetto di horror ideale, preferisco maggiormente le scene con porte che scricchiolano e momenti privi di musica che fanno sobbalzare. Nonostante questo il mio voto è otto e mezzo e il mio giudizio complessiovo è che questo sia un film eccellente che va sicuramente visto.
Durante la prima parte del film, che i più giudicano lenta, ho avuto qualche dubbio, del resto la cinematografia asiatica segue degli schemi e dei ritmi diversi rispetto a quelli delle produzioni occidentali, quindi ho pensato lo confesso di dovermi sorbire il classico mattocino giapponese pieno di interpretazioni vedesi "Acacia" (coreano per la verità) che pur essendo un ottimo prodotto comunque non lo classificherei come horror. Ho dovuto però ricredermi dopo la famosa scena della telefonata, del sacco che si muove e del sorriso inquietante. Una delle scene di film horror più belle che mi sia mai capitato di vedere tra l'altro. Raramente c'è stato qualcosa che mi ha fatto saltare il cuore in gola così.
Trovo che la differenza di ritmo tra la prima parte del film, al contrario di quanto ho letto in altri commenti sia invece ben calibrata, è proprio questa grande differenza che spiazza lo spettatore. Quando arriva la scena del sacco e della telefonata...ormai non ci si aspettava più niente del genere, ovvero lo spettatore era ormai sicuro di trovarsi in una zona sicura. Niente di più sbagliato perchè da quel momento in poi comincia una discesa dapprima lenta che portà "Più giù, più giù, più giù" sempre più velocemente.
Se dovessi paragonare questo film a qualcosa, lo paragonerei a un giro sulle montagne russe : all'inizio si pensa sempre " Dai non è poi così male" alla prima discesa dici "Wow! non me l'aspettavo!" ma quando ti trovi al giro della morte urli "Per favore qualcuno fermi questo coso voglio scendere!!"
Questo è "Audition" un film che parte dal tema della solitudine e della ricerca dell'amore perfetto per dimostrare in modo delirante che non esistono perfette isole felici nella realtà e che gli abissi dell'animo umano che cerca di scappare al dolore mentale e fisico sono come sempre insondabili.
Il finale? Si è vero forse eccessivamente onirico, forse eccessivamente forte, forse irragionevolmente splatter. Ma senza tutto questo non lascerebbe lo spettatore interdetto? Che cosa sarà successo realmente? Il protagonista si è immaginato tutto? Era solo un sogno oppure la terribile realtà? Che cosa è vero e che cosa è immaginazione?
Questa è la grandezza di questo film che oltre il senso di disturbo e orrore, e non schifo badate bene, ma orrore vero puro e semplice, lascia interdetti quasi a chiedersi "ma che cosa ho visto?"
Mai scontato, mai troppo lento, mai troppo splatter.
Se non per leggerissime imperfezioni sarebbe un capolavoro.
Da vedere assolutamente! Un esperienza che gli amanti del genere non possono assolutamente lasciarsi scappare.