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IL SEGRETO DI VERA DRAKE regia di Mike Leigh

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Requiem     6 / 10  19/03/2005 19:15:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film difficile da valutare. Sicuramente discreto da certi punti di vista ma superfuo o esagerato da altri.
Il film di Leigh è un solido film che tratta il tema dell'aborto con raffinata eleganza, che non cade mai alla trappola della retorica o del facile sentimentalismo e che vuole essere qualcosa in più di una semplice pellicola pro abortista o contro -abortista, ma che tenta invece di descrivere con asciuttezza l'ipocrisia della società inglese degli anni '50, e fa un dipinto (per certi versi fantastico) di una famiglia diciamo media, non ricca ma nemmeno povera di quegli anni.
Poi ovviamente sul tema dell'aborto Leigh prende posizione netta e alla base della storia che racconta c'è una riflessione assolutamente attuale.

Io penso che il film funziona perfettamente nella prima, fantastica parte, nella descrizione della famiglia, piena di sfumature psicologiche, con una regia attentissima ai minimi particolari.
La prima parte culmina con la splendida sequenza (la migliore del film) dell'arrivo in casa di Vera Drake dei poliziotti, quando un festeggiamento per un futuro matrimomonio e per l'annuncio di una gravidanza viene tristemente interrotto.
La parte successiva perde a mio avviso un po' di mordente.
Leigh ovviamente non cade negli stereotipi da film processuale, ma anzi se ne tiene giustamente alla larga. Tuttavia insiste troppo secondo me su primi piani della protagonista in lacrime, ribadendo con ciò troppo spesso la sua posizione sull'argomento, e rischiando di banalizzare un po' troppo il tutto. La seconda parte io l'avrei accorciata un pochino, tagliando magari anche le varie confessioni ai familiari, delle accuse alla Drake, in favore di una maggiore asciutezza.

Debbo muovere comunque anche alcune critiche aggiuntive: se Leigh lavora benissimo sui 4 personaggi principali (Vera Drake, il marito e i 2 figli), non fa sempre altrettanto con gli altri, anche se sempre interpretati magnificamente da quasi tutti gli attori.
Leigh lascia perdere la sottotrama della ragazza riccona che ovviamente risolve in un batter d'occhio il suo problema, perchè alto borghese, come se il regista stesse appunto dicendo che sono sempre i soldi a fare la differenza.
La situazione e i sentimenti che prova la ragazza povera (magari anche stuprata), e quella ricca, sono esattamente gli stessi, ma con 100 sterline tutto diventa più semplice. Io mi sono chiesto sinceramente se fosse il caso di ribadire questo fatto, abbastanza ovvio e sempre valido. Leigh a mio avviso sbagliando , lo fa e poi lascia la sottotrama irrisolta.

Tralasciando poi anche l'altro personaggio della pseudo amica che trova i contatti e che si fa pagare (si vede l'ultima volta in un interrogatorio e poi scompare, però vabbè su questo si può sorvolare, è del tutto ininfluente), sono rimasto invece deluso dai personaggi del fratello del marito (inutile) e quello di sua moglie (banale).
Quest'ultima in particolare è dipinta come la solita banale borghesotta insensibile ("quella donna mi fa senso") già vista migliaia di volte ovunque, dal film d'autore al kolossal americano.

Nel complesso è un film a tratti molto bello , sopratutto nella prima parte, diretto elegantemente dal regista, con un'ottima fotografia e degli attori bravissimi (praticamente tutti).
Una nota di merito anche alla protagonista, molto brava, anche se, come ho detto, i suoi continui pianti nella seconda parte sono a tratti esagerati.
Insomma è un film difficile da valutare (metto un 6 simbolico), sotto certi aspetti ( la direzione di Leigh, gli attori, l'invito alla riflessione e la descrizione dell'ambito familiare) è fantastico, ma sotto certi aspetti assolutamente ingenuo.
Oltre, come ho detto, alla banalità di alcuni personaggi mi chiedo: esisterà mai una persona così buona? Esisterà sempre una famiglia così presente di fronte non tanto all'atto dell'"aiutare le persone", ma di fronte a una bugia, o meglio a una cosa non detta per 20 anni al resto della famiglia?

Comunque è un film da vedere.