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PARANORMAL ACTIVITY 2 regia di Tod Williams

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Riddler     2 / 10  28/11/2010 21:02:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E arriva il "terrificante" secondo episodio di Paranormal Activity, che dovrebbe chiudere una volta per tutte questa insensatezza.
Ho un'avversione generale per tutti i Mockumentary. Perché sono film che si spacciano come impegnativi, terrificanti e persino realistici. Senza contare l'ormai blasonata citazione "Fa più paura ciò che non vedi che ciò che vedi". Ebbene, questo filone horror creatosi da qualche annetto (Deodato infatti proponeva solo l'idea del documentario, della macchina da presa) si fa forza su questo aforisma che in fondo in fondo, non è neppure sbagliato. Chi non ha avuto o ha paura del buio, dell'ignoto e dell'invisibile? E fin qui non c'è nessun problema. Ottimo punto di partenza per un film che si vanta anche di essere originale e che ha la pretesa di aver spaventato milioni e milioni di persone.
E perché? Perché cadono quattro pentole. Perché il fantasma mattacchione ha buttato per terra un paio di chiavi. Perché è un fantasma anche educato, chiude addirittura le porte.
Ciò che c'era di banale, ridicolo e assolutamente piatto del primo capitolo viene abilmente ripreso in quest'ultimo. Abbiamo di nuovo la sfilata degli oggetti animati da soli e che sono talmente terrificanti da essere i protagonisti delle riprese per una trentina di notti. Non solo. C'è addirittura qualcosa di peggiore rispetto al primo capitolo. Queste chicche terrificanti sono addirittura inferiori rispetto al primo. Quindi, assisteremo a metà delle riprese notturne girandoci i pollici, facendo una partititina a Prato Fiorito con Windows. Magari sbadigliando una, due, trecento volte per più di metà film. Perché essere riduttivi? Ho faticato ad arrivare alla fine, giuro. Ho dovuto spezzare il film in due e vedermi la seconda parte verso sera. E anche lì ero tentato di spegnere tutto e mandare al diavolo il film. Ma ho preferito finirlo. E veramente, è stato davvero inutile.
Ma esploriamo bene le temibili caratteristiche di questo agghiacciante horror.
A differenza del primo, abbiamo un nucleo familiare molto più vasto. Non riesco a spiegarmi la noia assoluta che si prova per la prima mezz'ora. Siamo realisti, per un'intera ora. E parliamo di più di quattro protagonisti che parlano, urlano, si lamentano, ridono e si spaventano. Ma niente. Penso sia dovuto soprattutto ad alcune scene inutili e piattissime. Perché mostrare una stanza vuota e una persona seduta non dice niente. Non parlo di paura. Quella non c'è per tutto il film. No no, parlo proprio di sentimenti. Penso di non aver mai visto tante scene inutili una dietro l'altra, ripetendosi. Sembrava un'olimpiade a chi cazzeggiava di più.

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La parte più dolorosa del film forse, è proprio il fattore paura. Non nego che qualche attimo di spavento puo' anche fartelo prendere. Ma non da opera cinematografica. No. Avete presente quel giochetto che gira su internet? Quello del mostro che appare all'improvviso? Ecco. Di quella qualità lì. Prolunghiamo questa genialata per un'ora e venti minuti e otteniamo il secondo episodio di PA. Anzi, fa persino meno paura perché questi attimi di terrore si contano sulle dita. E allora la tensione sarà alle stelle? Ma nemmeno per sogno. Ripeto, non è una stanza buia che mette tensione. Né tantomeno una ragazza che gira intondo al tavolo spaventata. Che poi si siede. Sale le scale. Riscende. Apre la porta. Si fa ingannare. Urlacchia. Risale. E così via, raggiungendo i picchi più alti anche nella magistrale interpretazione dei protagonisti. Non mi intendo di recitazione, ma non sono stato assolutamente coinvolto nel loro dramma. Anzi. Quasi quasi aiutavo il demonio cattivone. Sì perché "demone" fa troppo Buffy. "Demonio" è più kitsch e dark.
La trama è in bilico tra la banalità più assoluta e la confusione più totale. Va bene non mostrare nulla. Va bene non sentire nulla. Ma anche sapere nulla no eh. No perché allora mi rinchiudo in cantina e ho le medesime emozioni. Il problema serio arriva quando effettivamente qualcosa veniamo più a sapere. Qualcosina. Ma è assolutamente inutile. Qualche informazione buttata qui e là non basta a rivestire un film di una trama, magari ermetica, ma almeno chiara. Oltre che ermetica (mascheriamo pure la mancanza di idee con l'ermetismo) è addirittura confusa, inutile, banale.
Man mano che procediamo nella visione scopriamo che il secondo è quanto mai legato al primo. Ma tu guarda! C'è anche Micah! Che gioia.
Insomma, un sequel/prequel che è veramente orribile. Gli unici elementi interessanti (ma comunque mal utilizzati) sono il cane

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, il bambino e la medium che è una copia un po' meglio riuscita del prete-comparsa del primo.
A questo punto suppongo faranno un terzo. Non perché ci siano le basi per farlo. A dire il vero, non c'erano basi nemmeno per il primo. Ma perché è sempre divertente fare gli intellettualoidi e fare gli spauracchi con le telecamere ad infrarossi.
La storia sembra essersi conclusa (manco mi ero accorto che era iniziata). Ma chissà che non abbiano ancora qualcosa da raccontarci. Tipo non so, perché cacchio tutti hanno questa passione insana di riprendere tutto ciò che accade, senza troppe motivazioni.
Sono un estimatore di film horror più psicologici e introspettivi, più tormentati. Ma sinceramente? Preferisco un bello splatterone con gore a mille che questa "paura del nuovo millennio" smerciata al miglior offerente.
Crystal_89  30/06/2014 16:04:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
adoro la tua battuta sull'educazione del fantasma mattacchione! cmq concordo in quasi tutto... ma gli splatter no!