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THE SOCIAL NETWORK regia di David Fincher

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elio91     7½ / 10  22/01/2011 20:54:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Non sono una persona cattiva" (Mark Zuckerberg)

Sarà,però Fincher fa di tutto per smentire l'affermazione del creatore di Facebook. Forse non una persona cattiva,ma sola si.
Quella che poteva essere un operazione sempliciotta e cool,accattivante senza colpo ferire si rivela nelle mani di questo regista l'ennesimo film sì accattivante ed intrigante ma che non risparmia il creatore di uno dei fenomeni sociali più importanti del decennio da riflessioni sulla sua asocialità,cattiveria.
Diciamo pure che dopo aver visto The social network difficilmente si potrà provare simpatia per Zuckerberg,pur tenendo conto che nella realtà non deve essere così (si spera); allo stesso tempo Fincher e la sceneggiatura riescono a creare intorno a questo personaggio egocentrico ed odioso una solitudine non indifferente,una diversità e un estraniamento che lo portano a creare il famigerato Facebook forse perché l'unico punto di contatto in un mondo,quello non virtuale,in cui è inadatto nei rapporti sociali. Così Zuckerberg allarga a tutto il mondo la possibilità di stringere amicizie superficiali,condividere la propria vita sulla rete in tutte le maniere possibili,insomma quello che era inabilitato a fare nella vita non virtuale il giovane miliardario lo rigetta nella sua creazione.
Se la storia vera è grossomodo andata così ci sono pochi dubbi,se il protagonista è davvero come descritto invece la sicurezza non c'è; Fincher dirige in maniera perfetta,costruendo la trama come un thriller legale quando in realtà parla di cose normalissime (se miliardi di dollari guadagnati con un'idea grossomodo semplice si possa definire normalità),tende la storia dall'inizio alla fine con dialoghi brillanti e personaggi accattivanti o odiosi grazie ad una sceneggiatura solidissima. Manca però una spinta sulle vere e proprie conseguenze di Facebook,manca qualcosa che faccia dire di questo film "è geniale". Nelle mani di qualcun'altro si sarebbe rivelata una schifezza e su questo ci sono pochi dubbi,Fincher da un tocco in più ma non riesce a renderlo qualcosa di avvincente come Zodiac,e di Seven non ne parliamo neanche.
Bisogna anche citare il cast ottimo,su tutti il monoespressivo e odiosissimo Eisenberg che pur esagerando nella propria antipatia riesce ad esplicare in maniera convincente la solitudine di quest'uomo.
Probabilmente farà incetta di Oscar e magari qualcuno se lo merita.
Rimane un film di eccellente qualità,Fincher continua ad essere sinonimo di interessante. Nell'ambito del cinema americano però Nolan è su un altro pianeta per adesso,mi spiace David...