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THE SOCIAL NETWORK regia di David Fincher

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JOKER1926     5 / 10  08/09/2011 02:49:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"The social network" è il film del famoso regista di "Seven", Fincher, che mette sotto la lente di ingrandimento la storia, o perlomeno, diverse dinamiche, della fondazione di "Facebook" con varie noie nate fra i vari geni rei della creazione di questo mondo virtuale.

Generalmente quando si vuol muovere una critica, o più critiche ad una pellicola, si dice, con etica magari, che il prodotto cinematografico partiva da una buona idea che non ha avuto uno sviluppo ottimale… Invece qui no, è già l'idea di base che è azzardata, proporre un film su un fenomeno come "Facebook" nel mondo del Cinema non è una scelta, a detta Personale, azzeccata.
Il film per tutto il tempo quindi si rivela una grossa delusione, il tutto è buttato su un'asse narrativa davvero lineare senza particolari risvolti, manca l'emozione in questo "The social network", molta ripetitività e il film in modo consequenziale ne risente diventando troppo tecnico e poco energico. Manca il dinamismo, da una regia ingegnosa doveva nascere qualcosa di meno omologato.
Febby  09/09/2011 19:35:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo me non manca per niente il dinamismo, anzi è il punto forte del film.
JOKER1926  09/09/2011 22:01:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fammi un esempio di dinamismo in questo film...

JOKER1926
LoSpaccone  10/09/2011 14:11:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un esempio potrebbe essere che il racconto non è lineare ma è caratterizzato da un intreccio di flashbacks e rimandi che ne fanno una specie di gioco ad incastri in cui le deposizioni dei protagonisti nei colloqui con gli avvocati fanno quasi da canovaccio per racconto vero è proprio di come nacque il social network... una specie di racconto parallelo che sta quasi a ricreare quella "virtualità" di cui oggi facebook è diventato simbolo. Oltre al fatto che è proprio questo intreccio che conferisce tensione e ritmo al racconto di una storia che altrimenti avrebbe poco di avvincente e al massimo potrebbe prestarsi a uno di quei filmettini biografici da bignami che piacciono tanto a chi capisce poco. E conoscendo Fincher non penso che tutto ciò sia casuale.... spesso è anche da film come questi che si vede la caratura di un regista. E Fincher aldilà dei gusti o dei possibili passi falsi è un signor regista. Anzi, se c'è un regista "dinamico" negli ultimi anni forse è proprio lui.