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HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE - PARTE 1 regia di David Yates

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valerio1989     8½ / 10  24/11/2010 15:49:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE SPOILER

Il 19 novembre sembrava un giorno così lontano quando, circa un anno fa, uscirono i primi trailer di questo settimo episodio di Harry Potter! Eppure il tempo è passato piuttosto velocemente, forse anche troppo velocemente e la dolorosa fine si fa sempre più vicina.

Dopo un sesto film che ha lasciato l'amaro in bocca alla maggior parte delle persone per l'enorme occasione completamente sprecata, molti cominciavano a nutrire seri dubbi sul regista David Yates. Personalmente ho sempre apprezzato l'Ordine della Fenice, che considero uno dei migliori capitoli della saga, ma il Principe mezzosangue aveva immensamente deluso anche me già dalla prima visione. Le speranze per questo settimo film erano un pò diminuite ma, come al solito, sono bastati un paio di trailer per farmi tornare a sperare.

Cominciamo dall'inizio: come sempre il logo della Warner Bros. che si avvicina tra le nuvole è una delle cose per cui vale la pena vivere, e questa volta è anche accompagnato dalla meravigliosa "Oblivion" di Alexandre Desplat, che fa del prologo una scena potentissima. Mentre il cuore continua a battere all'impazzata, inizia la traccia "Malfoy Manor", come al solito passiamo attraverso il titolo e ci ritroviamo catapultati nel sinistro maniero dei Malfoy, con una combinazione di musica e immagini da pelle d'oca. Yates coglie subito l'occasione per creare un evidentissimo parallelismo con la discriminazione razziale e i totalitarismi del '900, mettendo in bocca al sempre perfetto Voldemort di Ralph Fiennes poche ma efficaci battute. Si prosegue a ritmo serrato con la scena dei sette Potter, purtroppo già interamente vista nei trailer ma comunque molto efficace. Dall'arrivo alla Tana, però, inizia una mezzora abbondante non del tutto convincente. A nessuno importa niente della morte che li ha appena colpiti e gli attori sembrano tutti imbambolati e mal diretti. Il testamento di Silente passa senza lasciare niente, forse anche a causa del doppiaggio, e il matrimonio è vergognosamente sbrigativo e superficiale; le uniche cose positive sono zia Muriel ed Elphias Doge, che introducono la questione Silente in modo molto naturale e a mo' di pettegolezzo. La fuga per il centro di Londra è interessante, così come l'attacco dei mangiamorte, ma ci si sofferma troppo su alcuni particolari spezzando completamente il ritmo. Purtroppo è proprio questo uno dei difetti maggiori del film: Yates crea delle belle relazioni tra i personaggi ma sembra incapace di realizzare grandi e adrenaliniche scene d'azione. Proprio per questo le parti che funzionano meglio nel film sono quelle meno spettacolari e più intimistiche, mentre sequenze come il Ministero della magia sembrano sempre mancare di qualcosa. Ci sono bei momenti, come la fuga nei camini, ma sono sempre troppo brevi o intervallati da sequenze che spezzano la tensione.

Da questo momento, comunque, il film ingrana del tutto dando vita ad un susseguirsi di emozioni molto forti e intense. Una delle scene migliori di questa prima parte è sicuramente l'infinito elenco di nomi delle persone scomparse, accompagnato da immagini di forte impatto visivo. La radio attraverso la quale il trio si tiene aggiornato funziona perfettamente, ancora meglio rispetto al libro e la crescente gelosia di Ron è molto credibile. Il punto di rottura tra lui e Harry è interpretato divinamente da Daniel Radcliffe e Rupert Grint, finalmente convincenti. Convincente è anche la disperazione di Hermione, grazie allo sguardo spento di Emma Watson, che in scene come queste dà il meglio di sé. Dal momento in cui Ron se ne va inizia una splendida parte nella quale il rapporto tra Harry ed Hermione è descritto divinamente e in modo molto tenero. I due si avvicinano molto e ad un certo punto ho persino temuto che si scambiassero un bacio. Dolcissimo il loro ballo, che esprime molta complicità e tenerezza, ma se fosse stato posticipato di qualche minuto sarebbe stato perfetto. In quel momento, invece, è ancora troppo vicino l'addio di Ron e vedere Harry e Hermione che ballano può far storcere un pò il naso. Meravigliosa la sequenza a Godric's Hollow. Ero molto preoccupato perché nel libro era una delle parti in assoluto più commoventi ma anche più terrificanti e devo dire che Yates ha rispettato fedelmente le atmosfere create dalla Rowling. La passeggiata per le vie e nel cimitero è una coltellata al cuore: finalmente il pubblico si rende conto del fatto che Harry è orfano e per un attimo la sua disperazione è davvero palpabile, merito anche di una delle migliori tracce della colonna sonora di Desplat. La disperazione viene però interrotta da Bathilda, la dolce vecchietta che darà gli incubi a molti bambini (e non solo)! Siamo finalmente giunti alla scena più terrificante di tutta la saga, che ci regala più di un salto sulla poltrona e brividi lungo la schiena in un'atmosfera degna di un film horror e che giustifica pienamente il PG-13. Dopo uno stacco di montaggio piuttosto imbarazzante arriva il momento della tanto attesa cerva d'argento con conseguente distruzione dell'horcrux. Tutto davvero molto bello. Bellissima la sequenza del lago ghiacciato e il (finto ma estremamente passionale) bacio tra Harry e Hermione. Si prosegue con la (molto spontanea) furia di Hermione e con la visita al signor Lovegood, dove raggiungiamo un altro picco molto alto, ovvero la sequenza animata sui doni della morte, che potrebbe passare per il frutto di un regista visionario come Henry Selick o forse ancora di più. Avevo paura che l'animazione stridesse con il resto del film e invece è contestualizzata molto bene. Non è del tutto convincente, invece, la fuga dai ghermidori, dove la tensione viene interrotta ancora una volta da un flash su Grindelwald davvero fuori contesto. E la cosa peggiore è che neanche si spiega chi sia questo personaggio, cosa che richiedeva davvero cinque secondi. E' un vero peccato che abbiano tolto tutto il capitolo in cui il trio discute sui doni. Ancora una volta, dopo lo scandaloso epic fail del principe mezzosangue, viene data poca importanza al titolo del film, lasciando tuttavia la speranza che la questione venga approfondita nella seconda parte. Un pò deludente è anche la sequenza a Villa Malfoy, nella quale spiccano comunque Bellatrix (del tutto rovinata dallo scandaloso doppiaggio), Lucius e Hermione. La sua tortura era la scena che aspettavo di più e, anche se è stata molto censurata, l'espressività di Emma Watson raggiunge i picci più alti di sempre, rappresentando perfettamente una Hermione devastata dal dolore e dalla disperazione, con uno sguardo spento ed esausto. Davvero angosciante il lancio del pugnale da parte di Bellatrix. Tutti in sala hanno trattenuto il respiro e si sono chiesti angosciati chi avrebbe colpito. Dal sorriso sadico di Bellatrix si passa alla bellissima location di Villa Conchiglia, dove assistiamo alla morte più commovente della saga ma dove l'assenza di Bill e Fleur si fa sentire. Si sarebbe anche potuto fare molto di più quando Harry scava la buca per mostrare tutta la sua disperazione ma purtroppo tutto scorre molto velocemente fino ad arrivare al bellissimo epilogo, che farà scalpitare tutti, fans e non, in questi mesi che ci separano da luglio.

Insomma, questo film ha molti alti ma anche alcuni bassi, dovuti soprattutto alla mancanza dell'apice del climax che si va costruendo (Villa Malfoy poteva essere sviluppata molto meglio), ad alcune scene d'azione mal strutturate e a rivelazioni che piovono inspiegabilmente dal cielo, quando nel libro si patiscono le pene dell'inferno per arrivare ad alcune conclusioni. Poi, lo specchio di Sirius che compare dal nulla è davvero scandaloso. Mi verrebbe quasi da dire, comunque, che le scene più "anonime" sono quelle che funzionano meglio mentre le grandi sequenze d'azione che nel libro erano rappresentate dal Ministero della magia e da Malfoy Manor sono state mezze delusioni. A Malfoy Manor in particolare, sembra che Yates abbia preso le misure per creare inquadrature più simmetriche possibile, e questo ha stonato non poco con il realismo del film e mi ha fatto abbastanza arrabbiare. Ancora una volta Steve Kloves si dimostra uno sceneggiatore pessimo. Nella prima parte i dialoghi sono così didascalici e così copiati dal libro da risultare addirittura fastidiosi e alcune trovate, come Tonks che dice "mio marito, che burlone", fanno davvero cadere le braccia. Ancora una volta la sceneggiatura ha inflitto pesantemente sul film. La fotografia invece ha alti e bassi: in alcuni casi regge egregiamente il confronto con l'ottimo lavoro svolto da Debonnell nel sesto film, in altri tutto è talmente blu da risultare fastidioso. Le new entry se la cavano tutte molto bene, da Mundungus fino a Xenophilius, ma come al solito non sono sfruttate a dovere. La sequenza sull'espresso per Hogwarts poteva benissimo essere tagliata, così come si potevano accorciare alcuni silenzi e alcune inquadrature.

Per concludere (e sarebbe anche ora!) direi che questo film è completamente su un altro pianeta rispetto a quel flop che era il Principe mezzosangue. E' molto presto per dare un voto perché i miei pareri sui film di Harry Potter non sono mai obiettivi all'inizio, ma per ora mi sentirei di mettere questo Doni della Morte – parte 1 al secondo posto, subito dopo l'inarrivabile Prigioniero di Azkaban.

p.s. Non tenete conto dei voti che ho dato agli altri film perché sono completamente sballati! :D
muza  24/11/2010 17:23:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Complimenti, un ottima recensione :)
valerio1989  24/11/2010 18:04:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie! ^^
SKULLL  12/02/2011 01:31:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il Principe Mezzosangue non è un flop, tutt'altro. E' un film splendido. Giudicato male dai puristi dei libri.