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HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE - PARTE 1 regia di David Yates

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  24/11/2010 18:45:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti vien voglia di citare un'altro film e cioè "ultimi bagliori di un crepuscolo" di Aldrich. Ci si pensa a lungo: è davvero questa esperienza memorabile o (come hanno detto i critici americani) un film stanco e incompiuto? Secondo me, nè l'uno nè l'altro. Qualche momento azzeccato e un paio di sequenze geniali superano incongruenze e altri decisamente imbarazzanti (la morte del folletto per es., il balletto di Potter con Ermione).
Potenzialità enormi, per quest'ennesimo capitolo (epilogo?) della saga, su tutte quel mondo "terreno" dominato da un potere subdolo e violento, vagamente Orwelliano, che sembra planare verso una resa fatalista.
Insomma, "I doni della morte parte prima" (e si vede, tanto è incompiuto) ha molte frecce al suo arco, ma non tutto scorre liscio come speravo.
Eccellente l'omaggio a Scorsese nei primi fotogrammi, che probabilmente citano Goodfellas, e suggestivo il momento in cui Potter visita la sua città natale dove sono morti i genitori.
Se dobbiamo trovare un momento di buon cinema fantasy è proprio questo.
L'altro è sicuramente la graphic novel che dà il titolo al film, la storia dei doni della morte rievocati con uno spirito visionario di assoluto valore.
Ma il regista vorrebbe essere riflessivo, e non sempre ci riesce. Forse gli spettatori si aspettano i soliti trucchi e malefici, o forse no, ma lo spirito visionario - proprio quello - fatica a espandersi per tutto il film (v. quello à la Terry Gilliam di un gioiello come "Il prigioniero di Azkaban").
Forse si sofferma già tardivamente sull'impatto rischioso delle nuove società ("Il nostro mondo non ha mai affrontato una minaccia come quella di oggi") ma sembra voler estinguere questo bignami fantasy a favore della lotta per la sopravvivenza di un solo "uomo eletto".
Eppure è proprio in questa forte vulnerabilità, nella scia di sangue che Potter si lascia dietro -esistono favole prive di delitti? - che "I doni della morte" affascina e stupisce.
Peccato che tutto giochi a favore della sottrazione
Freddy Krueger  24/11/2010 23:32:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Gran commento Kow, non facevo che annuire mentre leggevo. Ho pensato a Orwell anch'io... era giusto che qualcuno lo citasse.