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I GUARDIANI DEL DESTINO regia di George Nolfi

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  19/10/2011 10:22:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ennesima trasposizione sul grande schermo di un romanzo breve del geniale Philip K. Dick,un prodotto medio collocabile tra l'inarrivabile capolavoro "Blade Runner" e lo squallido "Next".
Le modifiche portate al materiale di partenza dal discontinuo sceneggiatore George Nolfi,per l'occasione al debutto come regista e dotato di uno stile accattivante,farà storcere il naso ai fans più accaniti dello scrittore americano.Francamente è soprattutto il fatto che venga negata una lettura politica ad arrecare i fastidi più considerevoli.
In realtà Nolfi piega questo racconto breve (intitolato "Squadra riparazioni")alle logiche del cinema commerciale senza trascendere in una baracconata,raggiungendo con brillantezza tramite un approccio visivo elegante una narrazione incisiva ,avara di brio giusto nella parte centrale,indirizzata più che altro ai patimenti amorosi dei protagonisti.
Ed è questo il limite più grande di una pellicola che sfoggia comunque dei buoni momenti, dar troppo rilievo al solito amore impossibile a discapito di temi carissimi all' opera dickiana è scelta riprovevole.L'impossibilità (forse) di usufruire del libero arbitrio e quindi di essere artefici del proprio destino è invitante fondamento indagato solo in parte.Il tutto è molto influenzato dai risvolti più romantici,causa di approfondimenti sbrigativi che ribassano il valore di un'idea di partenza dal sostanzioso potenziale.La figura dei guardiani ,ossia esseri chiamati a vigilare sul fato,a loro volta controllati da un fantomatico "Presidente" ,è molto affascinante,arricchita dalla presenza della vecchia volpe Terence Stamp e dall'ottimo Anthony Mackie,con quel non detto che li rende degni di maggior considerazione rispetto la premiata coppia Damon/Blunt,bravini, ma relegati in personaggi tutto sommato stereotipati.
Dick non trova giustizia ma almeno non si rivolterà nella tomba,questo fanta-thriller a tinte rosa è un intrattenimento accettabile soprattutto per chi non conosce l'opera di partenza.