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L'ILLUSIONISTA regia di Sylvain Chomet

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Fumoffu     9 / 10  02/04/2011 01:23:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chomet dovrebbe fare un film all'anno, non uno al decennio... è questo forse l'unico difetto che posso imputargli. Capisco però che per completare un'opera così come la si vuole serve tempo, è che quando sono così belle se ne vorrebbe ancora.
Nell'illusionista così come in Appuntamento a Belleville i disegni sono qualcosa di meraviglioso (qua non si "eccede" nella caricatura delle figure, se non per qualche caso, ma per lo più il disegno è realistico), la cura dei dettagli è straordinaria e già preparati da Belleville si entra immediatamente nella vera essenza che il film trasmette.
Le figure degli artisti nell'Hotel sono bellissime, tristi e destinate (l'etichetta del prezzo della marionetta del ventriloquo in vetrina che scende sempre di prezzo fino al "free" finale, con l'artista a chiedere altri bicchieri mi ha messo addosso davvero tanta tristezza, forse per il clown c'è più speranza, ma non credo...), così come la band di musicisti dalle movenze ambigue o il coniglio carnivoro alter-ego del cane Bruno di Belleville.
Ma la figura di questo illusionista che si trova costretto a viaggiare ovunque per presentare a poche e distratte persone il suo spettacolo, che non riesce a trattenersi dal comprare gli oggetti desiderati dalla ragazzina, mi ha mostrato una dignità impressionante. La liberazione del coniglio con la camera che gira sulla città è una scena bellissima.
Alla fine tutto finisce, le luci si spengono, lo spettacolo, eseguito anche davanti a due soli spettatori annoiati, termina.
Non raggiunge del tutto la perfezione di Appuntamento a Belleville (forse l'appunto maggiore mi sento di farlo per la figura della ragazza, non così incisiva come mi sarei aspettato o al fatto che l'originalità complessiva di Belleville mi è sembrata superiore), ma riesce comunque a confermare Chomet come artista di un'animazione che si vede sempre meno, ma che è davvero stupenda.